Dai cellulari ai carri armati: come corre la tecnologia cinese secondo Xi Jinping


Il Presidente punta a modernizzare le proprie dotazioni militari con un'accelerazione su higt tech, droni, elettronica e cyber addestramento



Non solo auto, telefonini, strumenti di tecnologia applicati alla quotidianità di professionisti e famiglie: ma adesso una vera e propria rivoluzione centrata sulla difesa. Questa la direttrice di marcia imboccata dalla Cina di Xi, che annuncia una nuova fase legata alla modernizzazione delle dotazioni militari agganciata ad una migliore preparazione dell'esercito.

Il presidente Xi Jinping, che è anche presidente della Commissione militare centrale, ha colto l'occasione di una visita presso la divisione della Forza di Terra dal Comando del Teatro Centrale dell'Esercito di Liberazione Popolare, per fare il punto con i Capi di Stato Maggiore e far trapelare le nuove intenzioni militari.

Più tecnologia applicata alla difesa, implementazione del know how legato ai droni, un diverso approccio nella formazione dei militari (quindi accademie potenziate con una preparazione da tarare sull'allenamento e sull'alimetazione), maggiore creatività nella costruzione di nuovi mezzi militari, di terra e di mare, selezione della classe dirigente, accanto ad un massiccio travaso di tecnologia.

Il primo risultato di questa direzione si ritrova in due nuovi mezzi: il carro 99A, il carro armato principale di nuova generazione della Cina, soprannominato "King of Land Warfare" dai militari e il vettore missilistico di Hongjian10.

Due armi di nuova generazione con cui Xi vuole presentarsi sul palcoscenico internazionale in un momento caratterizzato da forte complessità politica a quelle latitudini. Se da un lato i rapporti con la Russia sono mutati dopo il mega accordo per la fornutura trentennale di gas da Mosca a Pechino, è sul versante coreano e statunitense che si registrano le possibili frizioni.

Ed è chiaro che la burrasca tra Corea e Usa non può non interessare, con riverberi chirurgici, anche Pechino e la complessità delle strategie geopolitiche di Xi per il futuro prossimo.

Xi ha anche annunciato che, nell'immediato, la Difesa cinese si prepara a liberare il suo pieno potenziale scientifico con l'obiettivo di trasformare il suo vantaggio tecnologico in vantaggi di combattimento. “In passato avevamo più spirito dell'acciaio”, ha detto mettendo l'accento sul fatto che invece oggi dispongono anche delle necessarie attrezzature.

Come dire che, inserendosi nella polemica tra Kim e Trump su chi abbia il pulsante nucleare più grosso, Xi ha fatto mostra in pratica di non essere da meno. E alimentando quel serbatoio di analisti che osservano come sia proprio Pechino a trarre il massimo vantaggio dall'aumentare esponenziale della tensione tra i due Presidenti dal pulsante facile.

Xi ha sottolineato inoltre che tutti gli sforzi dovrebbero essere concentrati sull'addestramento alla prontezza al combattimento, con una maggiore enfasi sull'allenamento realistico al combattimento, aumentando così ulteriormente la capacità di offesa.

Un vademecum militare, come ai prima era stato sciorinato in passato, da un lato per piazzare in questo Risiko 3.0 mezzi e uomini e dall'altro per lanciare un messaggio forte e chiaro alla comunità internazionale.

 

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