Sbarca al San Salvatore l'ultimo modello del robot chirurgico Da Vinci


Il chirurgo opera a distanza azionando dei braccetti. La macchina è stata ceduta in comodato d'uso grazie al finanziamento di Carispaq e Fondo etico ricostruzione



Si chiama Da Vinci il nuovo robot chirurgico che sarà utilizzato all’ospedale San Salvatore dell'Aquila.

Campo visivo ingrandito di 10 volte, precisione estrema nei tagli, degenze post operatorie dimezzate: sono i punti di forza del nuovo strumento con cui il chirurgo esegue a distanza l'intervento azionando dei braccetti.

L'ultima 'creatura' dei robot chirurgici è stata ceduta in comodato d'uso alla Asl 1 Avezzano L'Aquila Sulmona dall' azienda produttrice e il suo uso è stato reso possibile grazie al finanziamento della fondazione Carispaq che ha messo a disposizione una somma di 160.000 euro e del Fondo etico ricostruzione che ha stanziato ulteriori 80.000 euro. Una disponibilità complessiva di 240.000 euro che verrà utilizzata per l'acquisto dei kit necessari per gli interventi (cioè materiale come pinze e altro). Il macchinario, a disposizione di tutti gli ospedali della Asl provinciale sarà usato per lo più in urologia ma anche in chirurgia generale, otorino e ginecologia.

L’avvento del robot Da Vinci segna una svolta per la Asl poiché il chirurgo non è più a contatto col paziente ma aziona a distanza dei braccetti (4 in tutto) con cui esegue le manovre operatorie con una precisione pressoché assoluta, avvalendosi di una monitor ad altissima qualità di immagine che ingrandisce in modo considerevole la sua visione di lavoro.

L’efficacia del nuovo strumento chirurgico consentirà di incidere con grandissima precisione solo i tessuti interessati dall’intervento, risparmiando quelli vicini, con l’effetto di ridurre di molto i sanguinamenti rispetto alle operazioni ‘vecchio stile’, abbassando i tempi di recupero del degente e attenuando anche il tasso di sofferenza post operatoria.

L’uso del robot richiede una grande padronanza da parte del chirurgo che deve seguire dei corsi di formazione a livello europeo. Il primo a usarlo per la Asl 1 nei giorni scorsi è stato il dottor Luigi Di Clemente, direttore del reparto di urologia di L’Aquila, che ha effettuato già alcuni interventi, mostrandone il funzionamento del nuovo prodotto. Il macchinario, che sarà a disposizione di tutti gli ospedali della Asl provinciale, verrà usato in larga misura in urologia ma se ne avvarrà anche la chirurgia generale, la ginecologia, l’otorino e, in proiezione futura, anche la branca toracica.

"Oggi, a dispetto del difficile momento della sanità - ha detto il direttore generale Rinaldo Tordera - grazie a Fondazione Carispaq e Fondo etico della ricostruzione potremo migliorare l’attività chirurgica in tutti gli ospedali delle province dell’Aquila”.

“Il robot infatti – spiega il direttore generale- è il top della tecnologia e fornisce una precisione assoluta negli interventi, maggiore sicurezza per i pazienti, e una forte riduzione delle degenze ospedaliere. Un investimento fondamentale per la nostra azienda che recentemente ha avviato azioni di rilancio nell’attività chirurgica al fine di rafforzare la mobilità attiva”.

 

PETRUCCI

Un ringraziamento al direttore della Asl 1 Rinaldo Tordera, alla Fondazione Carispaq e al Fondo etico dell’Ance arriva anche dal per consigliere regionale democrat Pierpaolo Pietrucci per aver “contribuito, con l’impegno e le risorse, alla messa a disposizione del robot Da Vinci (e della strumentazione necessaria all’utilizzo) per l’ospedale San Salvatore e per la Asl provinciale".

"Una tecnologia che permetterà un grande passo in avanti nella precisione degli interventi chirurgici – si legge nella nota del consigliere-. Sono certo che il professor Luigi Di Clemente saprà gestire al meglio questa grande opportunità per il nostro ospedale e per tutta la sanità provinciale: basti pensare che di questo robot ne esiste solo un’altra versione in tutta Italia".

"L’acquisizione del robot Da Vinci -continua Pietrucci -era tra le priorità che avevo indicato all’esecutivo regionale per la nostra sanità, e il fatto che sia nato a supporto un sistema di sostegno all’investimento ne ha facilitata la realizzazione".

"La Asl 1 e l’ospedale San Salvatore sono, questa ne è una delle dimostrazioni, ben presenti in cima al programma di azioni di miglioramento programmate dalla Regione. Il territorio ne deve essere consapevole - conclude l'esponente del Pd- perché se è coeso e reattivo di fronte alle opportunità queste non possono fare altro che aumentare"

 

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