Centrosinistra, Prodi: "Non tutte le frittate riescono bene. Pisapia ha capito che non era cosa"


Pd: "Il processo di ricostruzione del centrosinistra comunque deve andare avanti"


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
07/12/2017 alle ore 21:02



Roma. "Non tutte le frittate riescono bene". Romano Prodi liquida con una battuta il mancato accordo tra Giuliano Pisapia e il Partito democratico. Per il fondatore dell'Ulivo, il leader di Campo progressista, che ha anche deciso di non presentarsi alle elezioni, ha semplicemente preso atto che non c'erano le condizioni per un'intesa, ma questo non significa che il progetto del centrosinistra non debba andare avanti. "Non sono defezioni – spiega Prodi - perché Pisapia non aveva deciso. Ha studiato il campo e poi ha concluso che non era cosa". La stessa identica cosa è avvenuta con "il tentativo che Fassino e io abbiamo fatto di incollare la situazione – ricorda -, ma la colla non ha funzionato". Detto questo, "il processo va avanti, si tenterà di nuovo perché secondo me è un processo importante e utile al Paese". Il ministro della Giustizia Andrea Orlando è d'accordo. "Alcune frittate non riescono e questa non è riuscita per niente bene", commenta. "Prodi ha ragione – sostiene il viceministro all'Agricoltura Andrea Olivero -. Il processo di ricostruzione del centrosinistra comunque deve andare avanti. Ieri è fallito un modello di costruzione della coalizione fatta a tavolino, con squadra e compasso, da chi cercava voti piuttosto che alleati. Ma il bisogno di un progetto plurale e partecipato, civico e popolare, non può essere archiviato per il passo indietro di qualcuno. Ora è venuto il momento di chiamare a raccolta per davvero chi ha a cuore che non vincano le destre a guida salviniana o il populismo grillino". E anche il segretario del Psi Riccardo Nencini spinge per andare avanti. "I socialisti non si arrendono al rischio che il Paese possa essere messo nelle mani di una destra che non ha avuto nemmeno la forza di condannare in modo netto i rigurgiti neofascisti – conclude - . Il mio è un appello alle forze ambientaliste laiche, di cultura civica e ulivista perché si apra, qui e subito, il cantiere della sinistra riformista italiana. Sono certo che saremo in campo in men che non si dica".

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