Senato, Biotestamento subito in Aula. Zanda (Pd): "E' una priorità"


Lo Ius soli si arena e finisce in coda al calendario di dicembre


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
05/12/2017 alle ore 17:53



Roma. Il Biotestamento arriva oggi nell'Aula del Senato e scavalca la legge sullo Ius soli, che finisce in fondo al calendario di dicembre dell'assemblea. "Per noi è una priorità – ha spiegato il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Luigi Zanda -. Il Partito democratico ha chiesto e ottenuto la calendarizzazione al primo punto del fine vita. E' un provvedimento che il Parlamento ha già esaminato nelle precedenti legislature senza riuscire ad approvarlo e l'obiettivo è quello di farlo diventare legge. Perché non abbiamo messo subito in calendario la riforma del Regolamento del Senato? Perché per noi ora la priorità è questa". Per quanto riguarda, invece, il diritto di cittadinanza dei figli degli immigrati nati in Italia, inserito in coda al programma e senza data, Zanda si è limitato a dire: "lo Ius soli per noi è molto importante. Noi stiamo continuando a costruire una maggioranza e ci siamo molto vicini". Soddisfatto della calendarizzazione al Senato del ddl sul testamento biologico il ministro alla Giustizia Andrea Orland. "E' una cosa giusta, utile e intelligente – ha sottolineato -. Credo che sia utile partire da qui anche prima dello Ius soli, perché questa è una cosa che abbiamo più probabilità di portare a casa e poi lasciare lo spazio temporale necessario per gestire una vicenda come quella dello Ius soli". Ma nella maggioranza Ap resta critica. "Di fronte alle notevoli urgenze del Paese – ha sottolineato il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello - è incredibile che si incardini la legge sul cosiddetto fine vita, che nella sostanza ha un contenuto eutanasico. Per quanto mi riguarda, è una legge pericolosa che, tra i tanti punti negativi, inserisce per la prima volta nel nostro ordinamento il principio della disponibilità della vita umana, sovvertendo quanto scritto nella Costituzione e nel complesso delle leggi ordinarie, interrompendo una lunga e consolidata tradizione della cultura giuridica italiana". E la capogruppo Laura Bianconi spiega meglio la posizione del partito del ministro Alfano. "Siamo molto dispiaciuti che solo la Camera abbia potuto analizzare questo testo. Avremmo avuto piacere di poterlo esaminare anche qui al Senato e poi blindarlo alla Camera. La maggioranza ha invece preteso la blindatura del testo qui al Senato. Noi vogliamo entrare nel merito, se questo significa fare le barricate noi faremo le barricate. Poi al momento del voto lasceremo libertà di coscienza". La Lega, invece, è già pronta a dare battaglia. "Votiamo contro e ripresenterò in Aula tutti i 1820 emendamenti che avevo presentato in commissione – ha annunciato Gian Marco Centinaio -. Siamo a favore di una legge sul fine vita ma non questa che presenta punti oscuri e che non convince, siamo ai titoli di coda della legislatura e non si può modificare". Forza Italia, infine, si riserva di prendere una decisione questa sera. "Abbiamo chiesto e ottenuto che i lavori dell'Aula del Senato sul Biotestamento si sospendano alle 19 per consentire al gruppo di FI di riunirsi – ha concluso il senatore Paolo Romani -. Quella di mettere in calendario subito il ddl è stata una decisione a sorpresa, quindi ci riuniremo e domani presenteremo gli emendamenti".

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