Licenziamenti, pensioni, ape e previdenza: promossi e bocciati dai sindacati d'Abruzzo


Dalla Commissione Lavoro della Camera arrivano le prime modifiche: parlano Malandra (Cils) e Lombardo (Uil)



Dopo il via libera con il voto di fiducia al Senato, la Manovra approda alla Camera. Il termine per la presentazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio è fissato per giovedì alle 16 e il voto è previsto il 19 dicembre.

 

MODIFICHE

Intanto arrivano dalla commissione Lavoro della Camera le prime richieste di modifica: rendere più costosi i licenziamenti portando da 4 a 8 il limite delle mensilità che spettano al lavoratore in caso di licenziamento.

Mentre, sul fronte della previdenza, il presidente democrat della Commissione, Cesare Damiano, chiede una serie di interventi per includere nell'anticipo pensionistico a carico dello Stato anche le 4 nuove categorie coinvolte nel blocco dell'aspettativa di vita.

A operai, gruisti, ferrovieri, camionisti, conciatori, infermieri, badanti, operatori ecologici, addetti alle pulizie, maestre d’asilo e facchini che hanno già accesso all’Ape, si aggiungerebbero anche agricoltori, pescatori, marittimi e operai siderurgici. Le categorie interessate all'Ape social passerebbero così da 11 a 15, quante sono le categorie di lavori 'gravosi' esonerate dallo scatto dell'età per la pensione a 67 anni previsto nel 2019.

 

CISL ABRUZZO: GOVERNO INERTE

La Commissione Lavoro, guidata dal Pd Cesare Damiano, punta ad ampliare le indennità economiche a favore dei lavoratori in caso di licenziamento: svolta o ennesima partita di giro?

“È necessario un confronto serio con tutta la politica e con il Governo. Solo attraverso un dialogo costruttivo possiamo ricercare e concordare soluzioni per il lavoro e l’equità sociale – osserva il segretario regionale Cisl Leo Malandra-. Il lavoro è una priorità, una scelta centrale che Regione e Governo sono chiamati a sostenere. Bisogna far ripartire la crescita, creando nuove opportunità di lavoro e favorendo con ogni mezzo la ripresa del sistema produttivo”.

Malandra ritiene che solo attraverso investimenti certi sulle politiche attive con “risorse aggiuntive” si possa “favorire l’incontro tra aziende e lavoratori”. “Oggi la 'seconda gamba' della riforma del mercato del lavoro, quella che dovrebbe accompagnare le scelte in materia di politiche passive, nuovi ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e nuova disciplina in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, - prosegue - non può ancora muovere passo a causa di un’inerzia del Governo in merito, a partire dall'avvio effettivo e formale, di tutti gli adempimenti legislativi previsti per l'entrata in funzione del nuovo sistema dell'ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro), e della necessaria riorganizzazione dei Centri per l’impiego”.

 

UIL ABRUZZO: MA LA LEGGE FORNERO NON E'ANCORA MODIFICATA...

E' soddisfatto, ma non troppo il segretario regionale della Uil, Michele Lombardo: “L’aver avviato questa discussione e aver conseguito piccoli risultati non significa essere riusciti a modificare la Legge Fornero. I temi delle pensioni e della previdenza sociale sono questioni troppo importanti per potersi concludere con un’unica trattativa”.

Lombardo, infatti, auspica un nuovo incontro con il Governo, già al termine previsto per il licenziamento del bilancio. "Ora la nuova battaglia riguarda il futuro previdenziale delle giovani generazioni e delle donne – afferma l’esponente Uil-. Il tavolo è rimasto ancora aperto su questi aspetti e con l’apertura della terza fase si dovrà trovare una risposta".

 

ANTICIPO PENSIONISTICO

Si vuole estendere l’Anticipo pensionistico a carico dello Stato a tutte le quindici categorie di lavori gravosi, già esclusi dall’aumento a 67 anni dell’età pensionabile dal 2019: una vittoria?

Positivo il commento del segretario della Cisl: “L’approvazione da parte della Commissione Bilancio del Senato dell'emendamento sulle pensioni, che recepisce proprio il contenuto dell'intesa sottoscritta lo scorso 21 novembre con il sindacato, è un primo risultato fondamentale per iniziare un processo di riforma – afferma Malandra-. La Cisl giudica positivamente l’intesa nazionale per i risultati raggiunti dal confronto sui temi previdenziali, che si aggiungono ad altre importanti misure contenute nella manovra di bilancio per il 2018, già fortemente volute e sostenute dalla Cisl, quali: quelle in materia di povertà, lavoro, giovani, ammortizzatori sociali e rinnovo dei contratti del Pubblico impiego. E’ una legge di bilancio che guarda al sociale. In attesa dell’approvazione definitiva di tutto il pacchetto pensioni e della Legge di Bilancio la Cisl prosegue il confronto con i gruppi parlamentari della Camera e Senato”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario della Uil: “Non può definirsi una vittoria- sostiene Lombardo-. Ma È un primo segnale di attenzione basato sulla diversità dei lavori. È inconcepibile un sistema pensionistico e previdenziale che non tenga conto del tipo di lavoro che un individuo svolge nel corso della sua vita professionale.

Lombardo è determinato a proseguire la battaglia sindacale e spera che le 15 categorie esonerate dall’aumento dell’età pensionabile possano essere ulteriormente ampliate”.

 

APE CHE PASSIONE

All'Ape si aggiungerebbero, quindi, anche agricoltori, pescatori, marittimi e operai siderurgici. Ma non era meglio una serie di sgravi fiscali mirati?

“Senza la scelta di proseguire il confronto con il Governo, i 300 milioni stanziati sulla previdenza che si sommano ai 7 miliardi dello scorso anno sull'Ape social, avrebbero preso altre strade – risponde Malandra-. Sono tante le cose da cambiare, ma per farlo c'è bisogno di un'azione svolta con continuità e costanza. La Cisl sta proseguendo il confronto. Il blocco dell’aumento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata per effetto dell’incremento dell’aspettativa di vita, previsto nell’accordo con il Governo, ha permesso di salvaguardare 20 mila persone – prosegue il sindacalista-. La costituzione sin da subito di due importantissime commissioni, la prima, istituzionale, che verificherà la reale aspettativa di vita per tutti i mestieri e con la seconda commissione finalmente si affronterà il tema della separazione tra assistenza. Non possiamo dimenticare i risultati raggiunti l’anno scorso in tema di previdenza- sottolinea il numero uno di Cisl-: il cumulo gratuito dei contributi, la quattordicesima ai pensionati, l'ape social. Sono tutti risultati che abbiamo conquistato e raggiunto grazie alla contrattazione".

Le condizioni e il lavoro dei giovani, aggiunge, sono una proprietà per la Cisl per questo considerano fondamentale che il governo abbia accolto la richiesta di detassare per i primi tre anni strutturalmente al 50 % nel centro nord, e al 100% al Sud, le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani. "Questo provvedimento – conclude Malandra- sarà di sicuro uno stimolo alle assunzioni ed influirà anche sulla qualità del lavoro”.

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