Che cosa ha detto Antonio Tajani all'Aquila sul progetto Ipa Adriatic


L'iniziativa serve a far capire ai Balcani che "noi abbiamo a cuore il loro destino e vogliamo che siano parte integrante dell'Europa di domani"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
04/12/2017 alle ore 18:37

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 "Un progetto di grande rilievo politico, di cui ringrazio l'avvocato Paola Di Salvatore, autorità di gestione del Programma Ipa Adriatic Cbc, per il lavoro non facile che ha svolto, ma ora dobbiamo guardare al di là dei contenuti individuali. Come Europei abbiamo il dovere di capire come possiamo allargare i confini della nostra Unione, guardando in modo particolare a una regione complessa come quella dei Balcani".

Così il presidente del Parlamento europeo On. Antonio Tajani intervenendo all’evento finale del Programma IPA Adriatic Cross-Border Cooperation 2007-2013, che si è tenuto all'auditorium della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza all'Aquila.

IPA Adriatic Cross-Border Cooperation 2007-2013 è il più importante Programma di Cooperazione Territoriale Europea dell’area Adriatica, con uno stanziamento di circa € 244.000.000, punto di partenza per un dialogo condiviso sul futuro della politica di coesione europea nell’area Adriatico-Ionica, nell’ambito del quale ha avuto un ruolo centrale la Regione Abruzzo.

"Progetti come questi - ha aggiunto Tajani - servono a far capire ai Balcani che noi abbiamo a cuore il loro destino e vogliamo che siano parte integrante dell'Europa di domani, perché anch'essi sono europei e certamente vivono una situazione di grande instabilità. Devono fare dei progressi per raggiungere tutti i criteri indispensabili per esserne parte, ma devono anche essere messi fuori dalla tentazione dei rischi che corrono nel momento in cui non soltanto i flussi migratori ma interessi extra europei cercano di mettere le mani sui Balcani. Non è un segreto che molto foreign fighters si stiano insediando in Kosovo e negli altri Paesi dei Balcani".

Soddisfatta delle parole del presidente del Parlamento europeo l'autorità di gestione del Programma Ipa Adriatic Cbc, Paola Di Salvatore: "Il presidente ha avuto parole straordinarie di grande fiducia e di speranza – ha detto Di Salvatore - oggi non è un addio ma un arrivederci, non possiamo lasciare che il patrimonio del programma di Ipa Adriatic termini a marzo 2018, ma dobbiamo lavorare per un futuro Ipa 2021-2027 perché l'area balcanica è un'area di grande convergenza con la politica europea”. Così ha commentato Di Salvatore riferendosi al Programma Ipa, che è stato “non solo un lavoro di dati finanziari e di progetti, ma soprattutto un difficile lavoro di cooperazione che oggi ha avuto un grande riconoscimento istituzionale. Il Programma Ipa Adriatic Cbc ha rappresentato un’azione di prolifero lavoro, intensificato ancor più di fronte a sfide consapevoli nella politica di coesione europea, come la “New target Call EUSAIR”, che ha visto l’approvazione dei primi progetti attuativi del Piano di Azione Tecnico della Strategia Adriatico-Ionica. Questo è il programma più complesso dell'Unione europea, perché ha 4 Stati in pre-adesione che sono stati scenario di una drammatica guerra. L'obiettivo di oggi è proprio questo: metterci insieme: qui all’auditorium della Guardia di Finanza erano seduti, ad esempio, la Repubblica Srpska con il Montenegro e la Bosnia Herzegovina e con l'Albania. Stati che insieme devono costruire un sentimento comune: la cooperazione territoriale europea".

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Salvatore, che ha ringraziato il comandante generale della Guardia di Finanza, il generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi, per aver accolto l'evento finale di Ipa Adriatic cross border cooperation nella sede della Finanza all'Aquila, ha ricordato le "linee di scommessa" affrontate da Ipa Adriatic. Nell’ambito di tale programma sono stati finanziati e portati a termine centinaia di progetti che hanno implicato la collaborazione stretta di oltre 750 partner appartenenti ai seguenti paesi: Albania, Bosnia, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Progetti che hanno avuto il fine ultimo di armonizzare i rapporti tra questi Paesi, concentrandosi svariate tematiche: dallo sviluppo delle infrastrutture e delle attività turistiche alla tutela delle coste; dalla salvaguardia dell’ambiente, alla gestione delle risorse naturali; dalla valorizzazione delle tradizioni e della cultura locale alla ricerca.

 

 

 

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