Due pesi e due misure? Gavio-Benetton in discesa, invece l'Autostrada dei Parchi...


Il ministro Delrio (secondo la legge) è commissariato: Tar Lazio e Consiglio di Stato danno ragione a Toto


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
30/11/2017 alle ore 11:44

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C'è il rischio che nel nostro Paese vi siano autostrade di serie A e altre di serie B? Il dubbio si propaga analizzando la questione relativa all'Autostrada dei Parchi, per cui se da un lato il Tar del Lazio e poi il Consiglio di Stato hanno dato ragione al gruppo Toto stabilendo che, nel caso il ministro Delrio non avesse provveduto agli aumenti, al suo posto sarebbe intervenuto un commissario ad acta nominato dal Ragioniere generale dello Stato, dall'altro lo stesso Delrio mostra ben altro piglio verso Gavio e Benetton.

La Asti-Cuneo sarà fatta dai primi e la nuova autostrada genovese dai secondi.

Nel mezzo si spendono 170 milioni per rattoppi urgenti sui viadotti della A24 e A25 mentre tutti sanno che quell'arteria avrebbe bisogno di ben altro tipo di intervento, senza dubbio più strutturale. Con l'Abruzzo, quindi, che resta emarginato da questo scenario infrastrutturale pur avendone un incredibile bisogno per i fatti post sisma.

 

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Nel frattempo il ministro Delrio non ha fatto alcun passo ed essendo scaduti i termini di legge di fatto è commissariato. La richiesta dell'aumento delle tariffe va avanti dal 2015 ma il ministero si è sempre opposto. Il sisma dell'Aquila ha fatto sapere al mondo intero che quelle autostrade sono strategiche perché attraversano, in orizzontale, la spina dorsale d'Italia.

Ma proprio perché sono di importanza primaria necessitano di un preciso ammodernamento lungo i 280 chilometri.

Dopo cinque anni dall'approvazione della legge che prescriveva l'adeguamento sismico accanto alla messa in sicurezza dei viadotti (con costi da coprire grazie alla rinegoziazione con la società concessionaria delle condizioni della concessione) siamo fermi, come in un macabro gioco dell'oca.

Nonostante il gruppo Toto abbia accettato la proposta ministeriale di adeguamento del tracciato esistente (con un allungamento della concessione fino al 2040, e una buonuscita di 2,4 miliardi che oviamente nessuna banca prenderebbe mai in esame in caso di prestitio) è trascorso un altro anno di silenzi ministeriali.

 

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