Si, no, forse: tutte le reazioni forziste alle proposta di Gallitelli premier


L'ultima uscita di Silvio Berlusconi scompagina il centrodestra: rispondono gli abruzzesi Febbo, Pagano e Iampieri



Il leader di Forza Italia lancia il nome del generale Leonardo Gallitelli nella giostra dei totopremier e mette a segno il colpo. Che si tratti di una mossa per rassicurare i cittadini che reclamano sicurezza o che l’alto Ufficiale rappresenti un simbolo da esporre, in ogni caso la proposta di Silvio Berlusconi riesce a dividere il centrodestra.

Indispettito Matteo Salvini afferma: “Non se n’è mai parlato”. Preferisce tacere Giorgia Meloni, mentre Renato Brunetta attutisce il colpo: “Facendo quel nome Berlusconi voleva solo riferirsi a un modello di società civile”.

Ma come mai tanto scompiglio?

Eppure il suo nome come possibile candidato di centrodestra è già circolato per le regionali del Lazio, anche se mesi fa è stato lo stesso generale a smentire la notizia.

 

CHI E' GALLITELLI

Classe 1948, Leonardo Gallitelli nasce a Taranto e intraprende la carriera militare nel ’67 a Modena. Dopo essere stato impegnato in operazioni antiterrorismo e contro i sequestri di persona e dopo aver diretto il Comando provinciale di Roma, raggiunge l’apice nel 2009 con la nomina a comandante generale dei Carabinieri. Nel 2015, invece, viene nominato all’Ufficio Antidoping del Coni.

Ha contribuito all’arresto di molti dirigenti di Forza Italia e ha condotto l’inchiesta su Guido Bertolaso, amico del Cavaliere. Gallitelli è amico di Letta, ha buoni rapporti con D’Alema, con Gasparri, con la Severino e gode della stima di Maroni. Insomma, l’ex comandante dell’Arma è rispettato da molti, senza distinzione di colore politico.

L’obiettivo del leader forzista, quindi, è quello di colmare a destra un deficit sul fronte della legalità e della sicurezza o di irritare l’avversario Salvini?

 

PERCHE' SI'

Secondo Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, “Berlusconi ha fornito un'indicazione utile agli elettori. Serve a far comprendere come sarà il nostro prossimo governo – spiega Febbo - che avrà personaggi di questa levatura. Quando il Cavaliere dice che di 20 ministri 12 dovranno essere tecnici, intende dire che saranno le persone di questo livello ad essere presenti nelle nostre liste”.

E Antonio Tajani, il presidente del Parlamento europeo che fine ha fatto? Da mesi anche di lui si parla come della persona che Silvio Berlusconi potrebbe scegliere come presidente del Consiglio.

“Tajani ha dichiarato di non è disponibile - risponde - perché lui vuole fare altro. E' uno dei fondatori di Forza Italia, è una persona stimabile e nessuno contesterebbe una scelta simile, ma se a lui non interessa penso che il discorso sia chiuso”.

Simile l’opinione di un altro consigliere regionale di Forza Italia, Emilio Iampieri: “Tajani – oltre ad essere un amico, è una persona che stimo tantissimo. Credo però che in questo momento sia impegnato nel suo importantissimo mandato di presidente del Parlamento europeo. Rimane una delle migliori figure che ha a disposizione il partito, ma sarà Berlusconi a dover prendere una decisione.

In realtà Tajani non è stato così esplicito, almeno finora: ha lasciato intendere che non si candiderà autonomamente alle elezioni politiche del 2018, ma non ha detto che non sarebbe interessato a un’eventuale richiesta di Berlusconi.

Sulla eventualità che il generale Gallitelli possa diventare il nuovo leader così commenta Iamapieri: “È giusto che uomini che hanno servito lo Stato e dalle qualità ineccepibili possano avere un ruolo importante nel prossimo governo. Credo che Berlusconi abbia voluto lanciare un messaggio, quello di dare spazio a persone che provengono dalla società civile e non solo dalla politica tradizionale, ma, a differenza del Movimento 5 Stelle, il centrodestra sceglie persone che dimostrano di avere qualità, che hanno svolto ruoli apicali, di responsabilità e con efficienza. È Messaggio significativo che condivido–conclude il consigliere forzista-. Molti alleati in questo momento pensano giustamente alle elezioni, ma il presidente è un uomo lungimirante, pensa al futuro delle nuove generazioni, al bisogno di figure importanti nei ruoli chiave del governo”.

Secondo Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo, "le caratteristiche del generale Gallitelli sono quelle di un uomo che ha destinato la propria vita al servizio del proprio Paese per difenderlo e tutelarlo. L'attuale diffuso sentimento popolare di paura e di mancanza di sicurezza - osserva Pagano- fanno si che l'indicazione dell'ex comandante dei Carabinieri possa essere una ottima risposta alle attuali esigenze del Paese".

Il coordinatore considera anche Tajani una "figura di altissimo profilo istituzionale e da sempre liberale al fianco del presidente Berlusconi. E' giusto ricordare che Tajani attualmente ricopre  il ruolo di presidente del Parlamento europeo. Questo incarico - sottolinea - lo vede particolarmente impegnato in questo momento in Europa, ma sono convinto che, se dovessero crearsi le condizioni per un suo impegno nella politica nazionale, non si tirerebbe indietro".

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