Promozione ducale


Rivera scivola sulla carta intestata da direttore generale


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
07/06/2017 alle ore 08:44



Vanità o ambizione. O tutte e due le cose. In ogni caso qualcosa di simile. Fatto sta che non sono passati manco dieci giorni da quando Vincenzo Rivera, rampollo dei duchi Rivera dell’Aquila, è stato nominato direttore generale vicario in seguito alle dimissioni di Cristina Gerardis, che ecco pronta la carta intestata, firmata dal “direttore generale”, che sarebbe lui. Anche se lui non lo è. Le lettere, che parlano della Carta di Pescara, sono state spedite a tutto il mondo.

Adesso, senza arrivare a ipotizzare l’usurpazione di funzione pubblica, che nell’ordinamento giuridico è disciplinata e sanzionata addirittura con la reclusione fino a due anni, mettiamo che Rivera ami l’arrotondamento, la sintesi, il tagliamo corto, il risparmio (di carta: magari quelle lettere prestampate le aveva già pronte nel cassetto), oppure che sia sicuro di vincere il bando  direttore generale, mettiamo tutte queste cose insieme: ma se avesse aggiunto vicario alla carica di direttore generale, avrebbe fatto una figura migliore.
ps: della serie: anche i duchini inciampano. Nel bon ton istituzionale (per non dire altro).