Cosa si è detto tra i giovani di Confindustria sulla nuova convergenza industriale


A Pescara il XII Forum del Comitato interregionale con presenza anche da Lazio, Marche e Umbria



I confini tradizionali dell'imprenditoria in Italia stanno cambiando in funzione di un'idea di innovazione che riguarda ogni area del mondo aziendale, si chiama ‘convergenza industriale' e genera un nuovo modello operativo, offrendo formidabili opportunità di crescita.

Economia, innovazione, sviluppo, e 'convergenza industriale': sono questi i temi affrontati nel corso del meeting organizzato dal Comitato interregionale del Centro dei Giovani di Confindustria. Il Forum, giunto alla sua XII edizione si è svolto per la prima in Abruzzo, all’Auditorium Petruzzi di Pescara e ha riunito i giovani di Confindustria di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Al centro del percorso che sta rivoluzionando il mondo imprenditoriale – ha illustrato il presidente interregionale Giovani Imprenditori del Centro, Giammaria De Paulis- c'è il concetto di cambiamento, che è stato declinato in quattro macro aree: legalità, uomo, manifattura e innovazione. Da qui il nome dell'evento, Lumi - Nell'era del cross industry”.

Secondo il presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi parliamo di manifattura, industria, uomo e innovazione, ovvero di tutti gli elementi essenziali per l’impresa del presente e del futuro. "Troppo spesso si parla di innovazione e si parte dal presupposto che questa faccia diminuire l’impegno del capitale umano che porta avanti le nostre aziende. Oggi ribalteremo questo assunto e riporteremo al centro il valore dell’uomo e non delle macchine. L’uomo – aggiunge - deve guidare le innovazioni e ritornare il protagonista delle nostre aziende”.

Per rimettere in moto l’economia del nostro Paese secondo Rossi occorre avere grande coraggio e innovare le aziende per renderle competitive sul mercato: “Chi non innova – ha affermato Rossi- è destinato a non essere più competitivo. E’ questo è lo spunto che diamo ai giovani imprenditori: puntare alla catena globale del valore che è il nuovo mercato mondiale di tutte le nostre aziende”.

E rivolge un appello anche alla politica: “Il governo Renzi e il governo Gentiloni hanno supportato il mondo delle aziende con significative riforme, al prossimo chiediamo di non distruggere i risultati raggiunti finora, ma anzi di portarli a compimento per incrementare la crescita delle imprese. La questione industriale non riguarda solo gli imprenditori, ma deve diventare un tema caro all’intero Paese.

 

CHIAVAROLI

Il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli ha ricordato l’importanza dell’iniziativa “per ribadire che anche la giustizia è fondamentale per un sistema economico che vuole ripartire e vuole andare avanti velocemente ed essere competitivo”.

Chiavaroli ha illustrato i passi che sono stati compiuti nel campo della giustizia negli ultimi cinque anni: “Si è investito tanto e abbiamo portato a compimento il processo civile telematico. Abbiamo abbassato decisamente l’arretrato da cinque milioni di cause pendenti a poco più di tre milioni e ridotto i tempi di durata media delle cause entro i 360 giorni. Progressi che – prosegue il Sottosegretario –uniti alla grande iniezione di personale amministrativo reclutato attraverso il concorso che abbiamo appena ultimato e che sarà collocato nelle cancellerie, chiuderanno il cerchio e permetteranno alla giustizia civile di non essere più un grande peso per le aziende, ma un elemento di competitività per il Paese”.

Riguardo ai progetti del nuovo centrodestra e alle linee politiche da seguire la senatrice, a margine del Forum, fa sapere che sarà decisivo l’appuntamento del 24 novembre, quando verrà riunita la Direzione di Alternativa Popolare: “In quell’occasione decideremo insieme come collocare la nostra proposta. Fortunatamente – ha sottolineato Chiavaroli- la nuova legge elettorale ci consente un grande margine di manovra: se ci saranno programmi che ci convincono e ci sarà spazio per le nostre proposte, sceglieremo di andare in coalizione, altrimenti la legge elettorale ci consente di andare da soli e non escludiamo questa possibilità”.

Un commento significativo anche sulle incessanti polemiche di questi giorni che riguardano la Nuova Pescara capoluogo di regione. “Pur di guadagnare un voto in campagna elettorale – ha detto Chiavaroli - la politica purtroppo mette a rischio il delicato equilibrio che c’è nella nostra regione nel quale devono certamente convivere i criteri della concorrenza con quelli della solidarietà. L’Abruzzo– spiega il Sottosegretario- ha trovato un equilibrio tra le aree costiere, più fortunate e più avanzate economicamente e le aree interne, sia nel sistema economico che nella rappresentanza, e – conclude- credo che questo sistema non debba assolutamente essere messo a rischio per piccoli sistemi di campagna elettorale”.

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