Pazza (i)Dea: Patty Pravo per spiegare le mille delusioni degli abruzzesi


La metafora musicale può aiutare a leggere la bocciatura di due ministeri alla decisione regionale


di Leone Protomastro
Categoria: ABRUZZO
15/11/2017 alle ore 11:00



Pazza l'idea di far l'amore con lui pensando di stare ancora insieme a te!” cantava Patty Pravo nel 1973. E oggi volendo un po'giocare con musica e testi potremmo azzardare un “pazza Dea” con riferimento alla bocciatura ministeriale della delibera regionale sul Dea di secondo livello. Ovvero il piano di integrazione funzionale tra i presidi ospedalieri di Chieti e Pescara ai fini dell’istituzione appunto di un Dea di secondo livello interaziendale.

La metafora musicale è utile, evidentemente, solo per strappare un sorriso, stemperando i toni, ma il problema resta: quale può essere il futuro di un territorio dove una decisione locale trova una bocciatura sonora da parte, niente meno, che di due ministri? Come potrà progredire un fazzoletto di imprese, uomini, storie e comunità dove la guida (così sovente) viene bacchettata da enti terzi, e che enti, come accaduto ad esempio sulla mancata copertura delle leggi regionali che ha prodotto un sopracciglio alzato da parte della Corte dei Conti?

Le parole di Patty Pravo forse sono proprio quelle che i cittadini abruzzesi ripetono, ormai stancamente, ogni due per tre, quando si confrontano con l'attuale governance sognando invece ben altra guida: “pazza idea, io che sorrido a lui sognando di stare a piangere con te; pazza idea stare qui con lui ma poi vedere solo te”.

 

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