Usa: scandalo Moore, quinta donna accusa il candidato repubblicano di molestie




Categoria: ESTERI
14/11/2017 alle ore 10:34

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New York. Beverly Young Nelson è la quinta donna che accusa di molestie sessuali il candidato repubblicano alle elezioni per un seggio senatoriale in Alabama, Roy Moore. La donna ai tempi sarebbe stata un’adolescente di 16 anni e Moore era già procuratore nella contea di Etowah in Alabama. Le accuse di oggi si aggiungono a quelle di altre quattro donne tutte minorenni ai tempi delle molestie, 40 anni fa. È quanto riferisce il quotidiano statunitense “New York Times”.

A poche ore dalla posizione assunta da Mitch McConnell, leader della maggioranza del Partito repubblicano statunitense (Gop) al Senato che ha chiesto formalmente a Moore, di ritirarsi dalla corsa elettorale, si aggiunge anche la proposta senatore repubblicano Cory Gardner. Gardner, in quanto presidente della commissione nazionale dei Senatori repubblicani, ha sostenuto che se Moore dovesse vincere il 12 dicembre prossimo dovrebbe essere espulso dalla Camera Alta, poiché “non possiede i requisiti etici e morali del Senato degli Stati Uniti”. Quanto a McConnell, abbandonando la cautela adottata quando è esploso lo scandalo di presunte relazioni sessuali di Moore, ha sostenuto oggi di credere alle testimonianze delle donne abusate, ritenendo quindi opportuno che Moore si faccia “da parte”. Roy Moore, ex giudice, si presenta alle elezioni suppletive del 12 dicembre prossimo per il seggio senatoriale che si è liberato dopo che Jeff Sessions è diventato procuratore generale del dipartimento della Giustizia statunitense. Si tratta di elezioni importanti per mantenere la già fragile maggioranza del Gop in Senato. Se lo scandalo che investe Moore facesse perdere le elezioni al Partito, gli equilibri alla Camera Alta sarebbero più incerti per il Gop con soli 51 seggi contro i 49 del Partito democratico. I tempi sono stretti per presentare un altro candidato, ma McConnell non esclude, con una sorta di “ripescaggio” (“write-in campaign”) di candidare lo sconfitto alle primarie, Luther Strange. Moore, intanto, contrattacca invitando McConnell a “farsi da parte” per aver deluso i conservatori.

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