Toh, il governo adesso chiede (pure) i soldi ai terremotati


Ovvero, De Micheli, Renzi e la stupidità che non si ferma mai. Iddio acceca chi vuol perdere



"Dal 16 dicembre pagate le tasse". La lettera ai sindaci dei centri devastati dal terremoto inviata da Paola De Micheli, commissario di governo, è inequivoca: mano al portafogli e fuori i soldi, cari miei! E se soldi non ne avete, no problem, andate in banca: un bel mutuo è bello che disponibile per tutti voi. Mutuo con garanzia statale e a "tasso agevolato". Contenti? Cosa chiedere di più?

Si, è vero, ancora il disastro è tutto lì, il cratere è sempre gonfio di macerie e di paura, le casette prefabbricate arrivano col contagocce, la ricostruzione langue, la burocrazia spadroneggia e l'inverno già si sente. Ma le tasse beh, quelle si devono pagare. Pure se l'economia locale è in ginocchio, la produzione di beni ancora soffre il disastro e va a rilento e gli sfollati sono più di trentamila. La manager De Micheli, nominata deputato da Bersani e passata a Renzi con la levità di un sospiro, non ha dubbi: è l'ora di pagare le tasse. Il che rimanda dritti dritti alla nota locuzione: "Iddio acceca chi vuol perdere".

In realtà, questi dilettanti della politica al seguito di un "rottamatore" presuntuoso, devono proprio averla fatta grossa anche agli occhi dell'Altissimo. Perché sembra che il Padreterno si sia proprio intignato contro Renzi e la sua incredibile congrega di gaffeur.

Tanto intignato da farli sbagliare in continuazione. Non si spiega altrimenti la montagna di fesserie che questa armata Brancaleone sta commettendo ormai giornalmente. Pensate al Monte Paschi (che il governo indica per il mutuo tasse ai terremotati): un istituto fallito per colpa della gestione politica (tutta targata Pd), con un'ombra gravissima per lo strano suicidio di un suo manager (David Rossi), ricapitalizzato con almeno una decina di miliardi di soldi pubblici (perciò anche dei terremotati!). Soldi sottratti ai bisogni della collettività che le tasse le paga.

Quanta ricostruzione si sarebbe potuta fare con tutti quei denari? Quante aziende agricole, quanti commercianti, quanti piccoli imprenditori si sarebbero potuti aiutare? E quante strade, ponti, campanili, case, piazze?

Anche la stupidità, soprattutto in politica, dovrebbe avere i suoi limiti. Qui, invece, pare proprio che i vari Renzi, Boschi, Lotti, De Micheli e compagnia cantante siano del tutto incapaci di fermarsi e ragionare. Bisognerà pensarci noi. Col voto.

 

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