E nello staff c'è l'assistente comportamentale


E' Marzio Maria Cimini il 'cerimoniere' che deve insegnare a D'Alfonso a muoversi al cospetto delle personalità più illustri


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
26/10/2017 alle ore 09:51



Sembrava troppo, il cerimoniere. Anche perché la Regione Abruzzo un cerimoniere serio, di quelli che ha fatto i corsi al Quirinale, ce l’ha già, ed è Orietta Maurizi. E allora lo staff di Dalfy lo ha subito ribattezzato l'”assistente comportamentale”, e pare che lo presenti così anche  il presidentissimo in tutte le occasioni in cui lo porta con sé, cioè sempre: Marzio Maria Cimini, presente anche ieri all’arrivo del ministro Luca Lotti, è insomma il jolly di Luciano D’Alfonso, cerimoniere, assistente comportamentale, personal trainer, fotografo e cuoco del 700, sì proprio così (e poi vedremo perché).

Lui, sempre e apparentemente così ineccepibile e inappuntabile (sì, apparentemente: basta ricordarsi della violenta aggressione riservata allo scrittore Stefano Casodurante la presentazione del libro a Fossacesia), deve insegnare a Dalfy a muoversi al cospetto delle personalità più illustri. Non si sa se ci sia riuscito, se in questi mesi abbia portato a casa qualche risultato: certo è che il governatore se lo porta in ogni dove, persino in quel viaggio a Tirana che ha suscitato tante polemiche al Comune di Pescara per la partecipazione non richiesta di due consiglieri comunali. Insomma, lì in quel viaggio di tre giorni per le “attività di cooperazione internazionale della Regione Abruzzo” durante il quale Dalfy ha incontrato il sindaco di Tirana,un deputato, il capo mondiale della comunità del Bektashi e il presidente della Regione di Tirana, il cerimoniere-tac totum lo ha accompagnato (anche se non è mai comparso in nessuna foto), in qualità addirittura di “esperto in relazioni internazionali del presidente”, unica figura in grado, dice la delibera numero 490, di supportare la figura del governatore. Una spesa di soli 500 euro per tre giorni (in questo i consiglieri comunali sono stati più morigerati: hanno speso solo 450 euro a testa).

Ma Cimini non è soltanto esperto di relazioni internazionali. Secondo D’Alfonso è anche “cuoco del 700” (per la cura e la passione con cui propone ai commensali piatti del 700) o almeno così lo ha definito giorni fa a Lanciano nel corso del consiglio comunale dedicato al vice sindaco da poco scomparso Pino Valente. Lo ha paragonato a San Giovanni da Capestrano, ma forse soltanto perché lunedì scorso, il giorno della commemorazione, era San Giovanni (il governatore i santi del giorno li tiene tutti a mente, e li trascrive nella sua agenda).
In quel mentre ha annunciato milioni di euro a pioggia per la città.
ps: e infatti nello stesso istante a Lanciano è arrivato un grosso temporale. Per ora, l’unica pioggia che si è vista.

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