Legge elettorale, Pd-FI-M5s e Lega spediti verso l’approvazione del Germanichellum alla Camera


Il testo domani approda nell’Aula di Montecitorio e verrà approvato entro la fine della settimana. Il 60% dei seggi sarà assegnato con il proporzionale, non ci saranno le candidature plurime


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
05/06/2017 alle ore 12:45



Roma,5 giu (Agenzia Nova) – Con la nuova legge elettorale il 60 per cento dei seggi sarà assegnato con il sistema proporzionale e il 40  con il maggioritario, non entreranno in parlamento i partiti al di sotto del 5 per cento, i vincitori dei collegi uninominali avranno la precedenza sui capilista del listino, non ci saranno più le candidature plurime e verranno rafforzate le norme sulla parità di genere. Sono questi i punti principali dell'intesa raggiunta in commissione Affari costituzionali della Camera da Pd, FI, M5s e Lega che procedono a passo spedito verso l'approvazione del cosiddetto Germanichellum. Il nuovo testo approderà in Aula domani ed entro la fine della settimana dovrebbe ottenere il via libera dell'assemblea di Montecitorio. Grazie all'accordo tra i quattro maggiori partiti, sono stati respinti i tentativi di Ap, Mdp, Si e delle altre forze centriste che fino all'ultimo speravano di poter cambiare la soglia di sbarramento del 5 per cento, introdurre le preferenze, il premio di governabilità  e consentire il voto disgiunto. Per il capogruppo del Pd, Ettore Rosato, l'intesa "è un risultato politico di straordinaria importanza che serve anche a cambiare il clima di rissosità nel Paese". Sulla stessa linea Francesco Paolo Sisto di FI, secondo cui si va "verso una legge assolutamente condivisa che premierà il rapporto tra elettori ed eletti". Soddisfatto Danilo Toninelli del M5s, il quale fa notare che "finalmente non ci sono più le pluricandidature e i capilista bloccati". Critiche arrivano invece da Mdp. "Il Movimento 5 stelle vota contro il voto disgiunto e il potere di scelta dei cittadini - afferma Alfredo D'Attorre -. E' chiaro che ora Beppe Grillo farà, in vista delle politiche, quel che ha fatto a Genova e dirà ai cittadini: 'fidatevi, decido io chi andrà in Parlamento'". In base alla nuova legge, verranno eletti in Parlamento solo deputati e senatori collegati alle liste che supereranno il 5 per cento nazionale delle preferenze. L'elettore riceverà due schede: una per votare alla Camera e un'altra al Senato. Su ciascuna di esse dovrà mettere una sola croce, attraverso la quale darà il voto sia al candidato nel collegio uninominale, sia alla lista proporzionale con il simbolo. La nuova legge elettorale è per il 60 per cento proporzionale e per il 40 maggioritaria. Ogni forza politica, poi, dovrà presentare nei collegi uninominali non meno del 40 per cento di candidature femminili e nelle liste bloccate si dovranno alternare candidati donne e uomini. Alla Camera i collegi uninominali assegnati con il maggioritario saranno 232 (uno in Valle d'Aosta e sei in Trentino Alto Adige). Al Senato saranno invece 112. I seggi che saranno assegnati con il sistema proporzionale saranno 398 alla Camera e 203 al Senato. L'Italia sarà suddivisa in 28 circoscrizioni e chi vincerà nei collegi entrerà in Parlamento con priorità assoluta rispetto a tutti i candidati della lista proporzionale. Solo dopo l'assegnazione dei seggi ai vincitori nei collegi uninominali infatti saranno assegnati i seggi ai candidati del listino proporzionale. Saranno vietate le pluricandidature e ci si potrà presentare in contemporanea solo in un collegio maggioritario e in una lista proporzionale. Infine, verrà ridotto il numero di firme necessarie per presentare le candidature e si potrà fare uso anche di quelle digitali.