Usa: liberazione famiglia prigioniera in Afghanistan, i Navy Seals erano pronti ad intervenire




Categoria: ESTERI
18/10/2017 alle ore 18:04

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New York. La famiglia liberata dalla prigionia in Afghanistan qualche giorno fa era stata avvistata da un drone della Central Intelligence Agency statunitense (Cia) e il corpo dei Navy Seals della Marina militare Usa era pronto a intervenire, ma l’operazione fu cancellata. Lo riferisce il quotidiano statunitense “New York Times”, precisando che successivamente è entrata in azione la diplomazia. L’ambasciatore statunitense in Pakistan, David Hale, infatti avrebbe subito contattato il governo pakistano ingiungendogli di risolvere la vicenda, in caso contrario sarebbero intervenuti gli Stati Uniti. Un’eventuale titubanza da parte dei pakistani, continua il “New York Times”, avrebbe validato i sospetti degli ufficiali Usa che il governo del Pakistan offre rifugio alla Rete Haqqani, legata ai Talebani che avevano rapito la famiglia. L’operazione, coordinata anche dalle forze statunitensi, ha avuto successo, portando alla liberazione della statunitense Caitlan Coleman, di 31 anni, del suo marito canadese Joshua Boyle, di 34 anni e dei loro tre figli. L’amministrazione del presidente Donald Trump, secondo il quotidiano, ha lasciato il merito dell’operazione alle forze pakistane, senza ammettere le pressioni Usa esercitate affinché il paese agisse. La Cia, invece, non ha commentato.

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