Usa-Germania,per "Bloomberg" Trump ha ragione di criticare il surplus commerciale di Berli




Categoria: ESTERI
31/05/2017 alle ore 19:40



Washington, 31 mag 11:08 - (Agenzia Nova) - La "Washington Post" critica il presidente Usa, Donald Trump, per aver soffiato ieri sul fuoco delle polemiche con la Germania, tramite una serie di tweet in cui l'inquilino della Casa Bianca torna a contestare l'eccessivo squilibrio della bilancia commerciale bilaterale in favore di Berlino. "Abbiamo un deficit commerciale enorme con la Germania, e pagano assai meno di quanto dovrebbero per la Nato e la Difesa. E' un pessimo affare per gli Usa, le cose devono cambiare", ha scritto ieri Trump. Poche ore prima, il ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, aveva rivolto al presidente Usa critiche pesantissime, accusandolo di perseguire una politica "miope" e di "mettere a rischio la pace in Europa". Parole che hanno fatto eco alle altrettanto dure posizioni assunte da Gabriel nei confronti di Trump sin dalla campagna presidenziale Usa dello scorso anno, e cui ieri ha dato seguito, con toni ancor più pesanti, il segretario dei Socialdemocratici tedeschi, Martin Schulz. Secondo la "Washington Post", le critiche di Trump alla Germania, specie sul fronte del commercio, rischiano di produrre le prime conseguenze negative concrete questa settimana, quando Merkel ospiterà a Berlino il premier indiano, Narendra Modi, e quello cinese, Li Keqiang. E' però lo stesso quotidiano, in un editoriale firmato da Ana Swanson, a sostenere che le critiche mosse dal presidente Usa alle "pratiche commerciali" della Germania "sono fondate". La stessa opinione è espressa in maniera ancor più netta da "Bloomberg", che in un editoriale di Justin Fox afferma: "Trump ha ragione. Il surplus commerciale della Germania è eccessivo". Lo sproporzionato attivo della bilancia commerciale tedesca "è un problema", scrive l'analisi, che sottolinea come le dinamiche della bilancia commerciale Usa-Germania siano costantemente evolute in favore di quest'ultima sin dalla metà degli anni Novanta, in controtendenza, ad esempio, rispetto a quelle di Cina e Giappone. Nel 2016, l'attivo commerciale tedesco ha addirittura superato quello cinese in termini assoluti - 297 miliardi di dollari contro 196 - nonostante l'economia cinese abbia dimensioni tre volte maggiori. Squilibri commerciali di queste proporzioni e di questa durata, sottolinea l'editoriale, conducono a flussi finanziari insostenibili. Il problema, dunque, è reale, e le ragioni, secondo l'analisi, sono sostanzialmente due: il vantaggio competitivo offerto alla Germania dall'euro e la "frugalità" dei tedeschi. Il problema, prima ancora dell'eccesso di esportazioni tedesche, è il bassissimo livello di spesa di quel paese. Trump, conclude l'editoriale, difficilmente troverà il modo di cambiare le cose; i partner europei della Germania, e il presidente francese neoeletto, Emmanuel Macron, potrebbero invece riuscirci.

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