Governo, via libera a Manovra da 20 mld. Gentiloni: "Niente lacrime e sangue"


Sgravi per assumere i giovani, rinnovo dei contratti della Pa e blocco dell'aumento dell'Iva


di Ester Cartolaro
Categoria: Transatlantico
16/10/2017 alle ore 18:14

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Sgravi per assumere i giovani, rinnovo dei contratti della Pa e blocco dell'aumento dell'Iva: sono queste le novità principali della legge di Bilancio del 2018 approvata dal Consiglio dei ministri dopo il via libera di venerdì scorso al decreto fiscale. La manovra quest'anno vale circa 20 miliardi e più della metà sarà coperta in deficit sfruttando la flessibilità dell'Unione europea. Il resto arriverà da nuove entrate (poco più di 5 miliardi) e dai tagli alla spesa (3,6 miliardi). Per quanto riguarda i giovani, è prevista una decontribuzione fino al 50 per cento per tre anni per l'assunzione di personale under 35 (lo sgravio è portato al 100 per cento per i giovani assunti al Sud).

Soddisfatto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Mesi fa si parlava di bilancio di lacrime e sangue  - ha spiegato il premier - abbiamo invece una manovra snella e utile per la nostra economia". L'obiettivo principale, ha sottolineato, "era quello di evitare aumenti dell'Iva e l'introduzione di nuove tasse, gabelle, accise e lo abbiamo raggiunto". Dopo quasi dieci anni poi è stato raggiunto anche "il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Un risultato che - ha osservato Gentiloni - certamente è importante ed è una risposta a richieste avanzate da tanti anni delle organizzazioni sindacali". Per la Cassa integrazione straordinaria, invece, il governo metterà a disposizione 100 milioni per un anno accompagnati da politiche per la ricollocazione al lavoro. 

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan  ha ricordato che sarann assunti oltre 1.500 ricercatori. "È un segnale molto chiaro - commentato - dopo molti anni si torna a dare linfa vitale all'Università. Il Paese può e deve investire in capitale umano". Per la coesione sociale e il finanziamento del nuovo reddito di inclusione il governo punta a mettere sul piatto 600 milioni in più nel 2018, 900 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020. Infine, per il momento è  escluso che il ticket sulla specialistica possa essere cancellato ma si prevede una riduzione parziale o differenziata a secondo del tipo di esame o della Regione in cui viene richiesto. La manovra arriverà al Senato entro il 20 ottobre.  

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