Scamorza, pecorino, caciotta: da Martina e Calenda un assist ai prodotti made in Abruzzo


I due ministeri firmano l'obbligo di indicare in etichetta l'origine del latte e dei prodotti lattiero-caseari


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
16/10/2017 alle ore 13:00

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Scamorza, pecorino, caciotta: dal governo ecco un un assist ai prodotti made in Abruzzo. I ministeri dell'agricolura e dello sviluppo economico firmano l'obbligo di indicare in etichetta l’origine del latte e dei prodotti lattiero-caseari. L'obiettivo è dire basta alle truffe che si sono susseguite sui prodotti Made in Italy specificatamente sui derivati ottenuti da latte di allevamenti stranieri.

Una mossa che va ad appannaggio di prodotti dell'eccellenza abruzzese, come appunto il caciocavallo o la giuncata per i quali da oggi sarà possibile verificare in etichetta se il latte con cui sono prodotti è italiano o meno. E scoraggiare quindi i mille tentativi di concorrenza sleale e contraffazione alimentare.

Secondo Coldiretti l’obbligo di indicazione di origine del latte varrà per latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale impreziosito da due diciture specifiche: “Paese di mungitura” o “Paese di confezionamento e trasformazione”.

Sono 15mila le mucche da latte presenti in Abruzzo (in totale in Italia sono 1,7 milioni) con ben 600 aziende presenti in questa regione che in virtù di questo provvedimento normativo potranno siglare in calce la propria produzione di latte, burro, formaggi e yogurt. Una sorta di sigillo garantito dai sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d`Europa.

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