Pd Teramo, dietro la corsa Zunica-Minosse lo scontro (regionale) fra i big


D'Alfonso contro Ginoble: è su queste due correnti che si consumerà il derby per la segreteria, a pochi giorni dal voto


di Paolo Falliro
Categoria: ABRUZZO
07/10/2017 alle ore 17:53

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D'Alfonso contro Ginoble: è su queste due correnti (Zunica vs Minosse) che dovrebbe consumarsi lo scontro per la segreteria piddì di Teramo, a pochi giorni dal voto. Sarà una tornata elettorale molto intensa quella che riguarderà i democrat in Abruzzo.

Non fosse altro perché il voto per le segreterie locali sarà pura anticamera per le politiche e le regionali: con gli scontri intestini che stanno avvelenando il clima attorno alla governance targata D'Alfonso (come dimostra il caso di Chieti).

 

IN CAMPO

Elvezio Zunica, già nel gabinetto regionale, è il candidato di D'Alfonso a Teramo. Se la vedrà con l'uscente Gabriele Minosse che conta sull'appoggio di due nomi non da poco Mariani e Ginoble: non solo schierati apertamente per quel candidato del Pd, ma in maniera più ariosa intenzionati a contestare la leadership dalfonsiana sia in seno al Pd che nella coalizione, con un occhio significativo già rivolto alle regionali.

Sandro Mariani, che in Consiglio regionale sta tessendo la sua tela costantemente, ha messo nel mirino anche l'assessore regionale Dino Pepe. Il tutto va a comporre un mosaico altamente frastagliato però già stabile nelle singole fazioni (almeno nelle maggiori). Il 22 ottobre il congresso teramano del Pd non avrà un solo vincitore, ma una squadra che potrà così dedicarsi poi alla composizione delle liste per le politiche.

 

MAL DI PANCIA  E SUSSURRI

Il quadro per i dalfonsiani, però, non è dei migliori dal momento che nelle ultime due settimane molteplici sono stati i mal di pancia sparsi tra la stessa Teramo, Alba Adriatica passando per gli attacchi partiti dall'Aquila. Il caso dell'ormai ex segretario Viviani, protagonista su facebook di alcuni post imbarazzanti rivolti contro gli immigrati, si somma alla nascita dela componente Red a Teramo, che inneggia ad una precisa “voglia di sinistra e di temi di sinistra come welfare e scuola”. Come se la governance regionale non li abbia a cuore. Ancora, la nascita di Globuli Rossi, altra fazioncina ammiccante a sinistra è la spia che nel Pd tutto si può dire tranne che si vada d'amore e d'accordo.

Una fonte che intende restare anonima rivela a Impaginato Quotidiano che c'è il rischio che il governatore possa andare ad impattare proprio contro il suo piglio verticistico. Come dire che la famosa base tanto cara a Walter Veltroni in versione Lingotto, potrebbe proseguire nella lenta e costante emorragia, dirigendosi verso il non voto oppure cercando riparo tra Pisapia e i bersaniani, che hanno appena ricevuto l'endorsement niente di meno che del Presidente del Senato Pietro Grasso.

Uno scenario certamente ancora magmatico e in evoluzione, ma che nelle amministrazioni locali sta già riverberandosi in modo chirurgico. In provincia le schermaglie programmatiche fanno il paio con le questioni personali: a Zunica, ad esempio, gli oppositori contestano il fatto che sua moglie, Valentina Di Francesco, sia assessore nella Giunta di centrodestra del Comune di Campli, guidata da Pietro Quaresimale, altro sindaco recentemente passato con la Lega di Salvini.

 

SQUADRE

Al di là delle vicende dei singoli, spicca in appoggio a Zunica, il consigliere di Civitella del Tronto, Luciano Monticelli che si è distinto ultimamente per aver animato la costola socio-politica “Per il Pd". Con lui anche il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino (padre della lista Red) e Piergiorgio Possenti che corre da vice segretario provinciale.

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