Mercato immobiliare: l'Europa (nonostante tutto) va, ma in Abruzzo è notte fonda


Il vertice regionale di Confedilizia: "Siamo arrivati a toccare il punto di un deprezzamento degli alloggi di circa il 30%"


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
07/10/2017 alle ore 15:53

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Mercato immobiliare: l'Europa (nonostante tutto) va, ma in Abruzzo è notte fonda. “Lo stillicidio di numeri negativi - afferma il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa - fanno dell’Italia la Cenerentola d’Europa”.

Eurostat ci informa che nel primo quadrimestre del 2017, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, i prezzi delle case sono aumentati del 4,5% nell’Unione europea e del 4 nell’area euro. Ancora una volta -  evidenzia - il nostro Paese fa eccezione rispetto ai dati di crescita e registra, invece, un ennesimo calo (in compagnia della Croazia).

 

CENTROSUD

Le Regioni del centro-sud sono le più penalizzate. E l’andamento dei prezzi di case, appartamenti e in generale degli immobili residenziali nel territorio della regione Abruzzo lo dimostrano.

Nel corso del mese di agosto 2017, come rivela uno studio realizzato da Immobiliare.it, gli immobili residenziali in vendita nella regione Abruzzo registrano un prezzo per metro quadro richiesto pari a 1.453 euro, a fronte dei 1.519 euro richiesti nel mese di Agosto 2016, con una diminuzione su base annua quindi del 4,31 per cento.

Dal confronto dei prezzi medi degli immobili localizzati nella regione, inoltre, emerge che negli ultimi 24 mesi il prezzo richiesto ha toccato il valore massimo nel mese di settembre 2015, con 1.558 euro per metro quadrato, mentre luglio 2017 è stato un mese “nero”, quando per la vendita di un immobile residenziale sono stati richiesti 1.450 euro per metro quadrato.

 

D'ARTISTA

Siamo arrivati a toccare il punto di un deprezzamento degli alloggi di circa il 30% -  riferisce il presidente di Confedilizia Abruzzo, Ermanno D’Artista - praticamente siamo tornati ad un prezzo ante-euro. Devo ammettere che si è avvertito un segnale di ripresa del mercato e che anche le banche sono state pervase da un sentimento di ottimismo, ma è ancora troppo lieve - aggiunge D’Artista-. Le cause sono da rinvenire nelle politiche fiscali, con il settore che è stato completamente spremuto, le tasse che sono aumentate esponenzialmente negli ultimi dieci anni, fino a mettere in crisi uno dei settori più redditizi d’Italia".

Un trend opposto, invece, si registra per le locazioni, che infatti segano un aumento del 2,35 per cento. “Il mercato delle locazioni continua a mantenere una reddittività tale che è preferibile all’acquisto - osserva il numero uno di Confedilizia Abruzzo -. I proprietari di casa preferiscono affittare l’appartamento, piuttosto che svenderlo”.

Dall’analisi dei dati si evince infatti che, nel corso del mese di agosto 2017, per gli immobili residenziali in affitto in Abruzzo la richiesta è pari a 6,61 euro per metro quadro al mese, a fronte di 6,46 euro mensili richiesti ad agosto dello scorso anno. Nell’indagine compiuta da Immobiliare.it viene evidenziato che negli ultimi due anni il mese in cui il prezzo richiesto è stato più elevato è giugno 2017, con 6,66 euro per metro quadrato al mese. Il momento peggiore per il mercato è stato nel dicembre 2015: per un immobile residenziale in affitto sono stati richiesti 6,38 euro mensili.

 

NELLE PROVINCE

Tra le province abruzzesi si difende meglio dalla crisi la città dannunziana. Anche se gli immobili residenziali in vendita nella provincia di Pescara registrano una diminuzione nell'aultimo anno pari al 3,45 per cento, il prezzo al metro quadro, con 1.577 euro, rimane il più alto della regione. 

“A Teramo e a L’Aquila il valore degli immobili è in diminuzione, anche per via degli episodi drammatici che hanno costretto i residenti a spostarsi sulla costa – sostiene D'Artista -. Una soluzione che ho sempre caldeggiato è quella del recupero dei fabbricati e della messa a norma secondo le regole anti-sismiche, altrimenti si rischia di mandare in malora l’intero patrimonio immobiliare di queste città”.

E conclude: “Quando si parla di comparto edilizio, si parla di casa, quindi di risparmi di una vita messi da parte. L’80% delle famiglie, in Italia, ha deciso di acquistare una casa. Ebbene oggi rischiano di venderla, perché un mutuo non è più sostenibile. La disponibilità di un'abitazione dignitosa, a un prezzo accettabile e in un ambiente sicuro è un diritto che la nostra associazione intende tutelare e rappresentare”.

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