Regione double face: promette 75 mln di risparmio, ma poi per l'aeroporto ne spende 9 in marketing


A Pescara i big nazionali Gutgeld e Morando per analizzare le nuove frontiere della spending



Regione Abruzzo double face: promette 75 milioni di risparmio per acquistare beni e servizi ma poi nella partita per l'aeroporto ecco spuntare (su 12 milioni complessivi) circa 9 per marketing e sei per tre.

 

QUANTI DUBBI

Nessuna legge violata, sia chiaro: solo un dubbio di metodo e di strategie. Ma andiamo con ordine. Ieri pomeriggio in un seminario di buon livello a Pescara (per via dei nomi nazionali giunti in Abruzzo) il governatore D'Alfonso ha promesso che 75 saranno i milioni di euro annui risparmiati (che equivale al 10% della spesa attualmente sostenuta).

E'la ragione per cui il cosiddetto soggetto aggregatore di fatto è la nuova figura che determinerà le dinamiche di spesa regionali. In questo pertugio si inserisce la qualità dei relatori che ieri hanno affollato l'Aurum, tra cui il commissario nazionale alla spending review Yoram Gutgeld, renziano di ferro (anche se in molti sostengono che, da qualche tempo, sia da annoverare tra gli ex) che due anni fa aprì all'allora premier le porte della finanza internazionale, intessendo particolari rapporti con il mondo israeliano.

 

YORAM DIXIT

"Quasi trenta miliardi. È la cifra della riduzione della spesa conseguita al 2017 dal bilancio pubblico, rispetto al dato del 2014", ha detto. “I capitoli di spesa per il prossimo anno, invece, sono proiettati a 31,5 miliardi. Al netto del costo del personale, la riduzione rappresenta il 18% della spesa corrente. Questa riduzione ha interessato tutti i comparti della pubblica amministrazione, ma con effetti differenziati. La pubblica amministrazione centrale ha contribuito per il 24 per cento della spesa complessiva al netto del costo del personale, mentre i comparti locali hanno contribuito per il 17 per cento”.

 

IKEA ITALY

Tra gli altri presenti anche Fabio Brusamarello, direttore della centrale acquisti Ikea Italia che ha tracciato il perimetro del 2018 per il coloso svedese:  “Il nostro primo obiettivo è riuscire ad individuare i bisogni e le esigenze del mercato. In Italia abbiamo aperto circa venti punti vendita Ikea, da Torino a Catania, quindi ci siamo impegnati a trovare un linguaggio comune che riesca a definire i requisiti minimi di solidità finanziaria”.

 

MORANDO

Il nodo però resta la revisione efficace della spesa, come osservato dal vice ministro dell'economia Enrico Morando (e chissà se si riferiva proprio alla gestione D'Alfonso): “La politica deve porsi un orizzonte di medio-lungo periodo per riuscire ad ottenere un risultato, perché la spending review è un’attività permanente e non circoscritta ad un periodo limitato. Per questa ragione le decisioni in tal senso devono essere prese in capo ai livelli massimi di responsabilità politica, presidente del Consiglio e ministro dell’Economia”.

 

E QUINDI...

Apriti cielo. Tutte osservazioni condivisibili al 200%: ma proprio perché pronuncate in questo contesto, fa specie che nessuno, ma proprio nessuno, abbia alzato un dito per chiedere a proposito di spesa e investimenti abruzzesi: "ma perché su 12 milioni per le nuove strategie aeroportuali ben 9 se ne andranno in marketing e sei per tre?".

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