Argentina, in arrivo il ciclone delle inchieste giudiziarie brasiliane




Categoria: ESTERI
30/05/2017 alle ore 16:16



Buenos Aires, 30 mag 11:35 - (Agenzia Nova) - Il ciclone delle inchieste giudiziarie brasiliane sta per abbattersi con tutta la sua potenza in Argentina. Giovedì 1 giugno la procura brasiliana consegnerà a Buenos Aires le prove delle presunte tangenti versate dall'impresa di costruzioni Odebrecht al governo argentino. Nelle dichiarazioni rese dai proprietari dell'impresa a una corte degli Stati Uniti, in cambio di uno sconto sulla pena, si parla di circa 35 milioni di dollari versati tra il 2010 e il 2014 per ottenere appalti da 278 milioni di dollari. Mancano però i dettagli e le tracce che permettano di capire chi abbia ricevuto fisicamente il denaro. E la questione diverrà a breve centrale nell'agenda politica nazionale. Nel periodo in esame il paese era guidato dalla presidente Cristina Kirchner e il dossier finirà nelle mani del procuratore generale argentino Alejandra Gils Carbó, la stessa che l'attuale governo di Mauricio Macri cerca di rilevare perché considerata troppo vicina all'ex capo di Stato. I contenuti del fascicolo, che il governo insiste per rendere pubblici, potrebbero rivelarsi decisivi alla vigilia delle elezioni legislative che segneranno ad ottobre la metà del mandato di Macri. Molte sono le attenzioni sulla figura di Julio De Vido, potente ministro della Pianificazione durante i governi dei Kirchner, e sul suo entourage: l'ex segretario alle opere pubbliche José Lopez è stato di recente pizzicato mentre cercava di nascondere nove milioni di dollari in un convento. Ma problemi potrebbero esserci anche per il fronte governativo, non solo per il coinvolgimento diretto che alcuni uomini del governo Macri hanno nelle imprese in odore di corruzione, ma anche per la denuncia di Elisa Carriò, alleata "discola" del presidente: la deputata ha chiesto alla giustizia di mettersi sulle tracce di De Vido e ha denunciato la possibile connivenza di settori dell'esecutivo con l'ex ministro. Dal fronte delle opposizioni si cerca inoltre di dimostrare che l'altra notizia del giorno, le dimissioni del ministro degli Esteri Susanna Malcorra - "per motivi familiari" - siano riconducibili all'imminente arrivo di un dossier che la titolare della diplomazia argentina dovrebbe temere.

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