1800 abitanti e già due commissariamenti: a Nocciano giunta a casa


Si dimettono il vicesindaco e tre consiglieri. Le accuse all'amministrazione e la difesa dei partiti



Scompiglio al Comune di Nocciano dopo le dimissioni di quattro consiglieri che hanno decretato la fine dell’amministrazione guidata da Lorenzo Mucci. Curioso il fatto che per la seconda volta nel piccolo paese di 1800 abitanti in Provincia di Pescara arriverà il commissario prefettizio.

A lasciare la poltrona sono stati il vicesindaco Lorenza Valerio e il consigliere di maggioranza Nino Marchionne, unitamente ai consiglieri di minoranza Vincenzo Palumbo e Aldino Rasetta.

Fine di un’era, quindi. Mucci a capo di Nocciano dal 2013, vinse le elezioni riuscendo a battere il suo avversario Marcello Luciano Giordano con il 54,2% di preferenze. Il sindaco uscente in una lettera aperta esprime tutta la sua amarezza e definisce il ribaltone “un gesto grave”: “Registrando con perplessità le ennesime dimissioni dei consiglieri del gruppo di minoranza –sostiene Mucci-, non posso non sottolineare la gravità del gesto compiuto dal vice sindaco Lorenza Valerio, che riporta il paese ad un clima che sembrava ormai superato“.

La Valeri spiega le ragioni della sua scelta, compiuta per il bene dei cittadini e provocata dalla mancanza di un confronto nella gestione dell’interesse pubblico: “Con i colleghi Marchionne, Palumbo e Rasetta – afferma i- ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da consigliere comunale di Nocciano. Ho assunto tale determinazione, nella piena consapevolezza che tale atto porterà a una fine anticipata, seppur di pochi mesi, della consiliatura, per una serie di motivazioni gravi e fondamentali per il futuro del nostro territorio. La nostra decisione – aggiunge  - si è resa necessaria per il bene di Nocciano: da vicesindaco non potevo più continuare a ignorare una gestione della ‘cosa pubblica’ priva di qualsiasi confronto e collegialità. In sintesi, ritengo che tutte le promesse del sindaco Mucci siano state disattese”.

I consiglieri del Gruppo “Tradizione e Futuro” in un post su Facebook descrivono Nocciano come un paese morto che deve tornare a vivere e tuonano: “Il vicesindaco Valerio e il consigliere Marchionne hanno avuto il coraggio e l'onestà di ammettere che il progetto della maggioranza attualmente in carica è ormai fallito. L'arrivo di un commissario – proseguono Palumbo e Rasetta- è sicuramente una conseguenza per tutti noi non piacevole, benché necessaria, affinché Nocciano finalmente possa voltare pagina e tornare a crescere”.

Ma l’ex sindaco ha il dente avvelenato, e appare deluso proprio dalla Valerio, che secondo Mucci, avrebbe giocato d’anticipo per preparsi il terreno alle prossime elezioni: “Appare chiaro alla luce dei tempi e delle modalità del gesto, che il vice sindaco Lorenza Valerio ha inteso anteporre le proprie ambizioni personali agli interessi dei noccianesi, trovando un’infelice collaborazione e complicità in una minoranza che si è sempre connotata, sin dall’inizio del mandato, per assenteismo, mancanza di proposte costruttive e sguardo sempre rivolto al passato“.

Infine, nella lettera, prima di ringraziare la comunità noccianese, ricorda gli interventi compiuti nel corso del suo mandato, affinché non vengano celati: la riconsegna della nuova sede municipale, l’efficientamento e completamento della pubblica illuminazione con sistemi a led, il piano di manutenzione degli asfalti, le imminenti adozione del Prg, la realizzazione di una mensa scolastica e la realizzazione di un campetto polivalente, oltre al reperimento di finanziamenti ministeriali ed europei”.

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