Vi spiego chi è (davvero) il mediatore familiare

Un avvocato, uno psicologo, insomma chi sarebbe il mediatore familiare? E’ un professionista qualificato e specializzato nella mediazione familiare attraverso un master post lauream di almeno 240 ore di cui 170 solo di mediazione familiare.

Quindi, non importa che abbia una laurea in legge o in psicologia o in altre materie umanistiche o giuridiche, l’importante è che abbia conseguito, poi, attraverso un corso riconosciuto, il titolo di mediatore familiare e che quindi faccia il mediatore familiare.

La mediazione familiare, infatti, non è una consulenza legale, né una terapia o altro, è un percorso dai confini molto nitidi e strutturato all’interno di un setting di lavoro empatico e accogliente, in cui i genitori si ri-organizzano rispetto alla gestione dei propri bambini, con l’aiuto appunto del mediatore.

Il mediatore familiare è un professionista capace di traghettare, nel mare tempestoso delle separazioni e dei divorzi, i genitori verso una “isola di riparo” sulla quale cercare di riprendere fiato, di comunicare tra loro in un modo nuovo e funzionale ad arrivare finalmente a terra.

Una terra nuova o forse antica e semplicemente nuovamente abitata, in cui stare di nuovo bene, come uomini e donne, come ex mogli ed ex mariti, come genitori e soprattutto come persone; delle persone più forti e più consapevoli per loro stesse e quindi per i loro figli.

Il mediatore familiare è l’esperto del conflitto - certo sperando che abbia fatto un minimo pace con i propri - ed attraverso una gestione positiva ed una trasformazione di questo “conflitto” sostiene la coppia verso l’accordo: un accordo economico, un accordo relazionale, ma soprattutto un accordo genitoriale per tutelare e proteggere, se ce ne sono, i loro figli.

I bambini non scelgono di nascere e neanche hanno il privilegio di scegliere dove e da chi, ma i genitori scelgono di diventare tali e questo non devono mai dimenticarlo, neanche e soprattutto nei momenti di difficoltà: la mediazione familiare ricorda loro questo difficile ma meraviglioso compito: essere genitori.

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