Tancredi (AN): è in atto un tentativo di scippo dei fondi destinati all'autostrada A24 e A25


Il riferimento è a un emendamento del parlamentare di maggioranza Daniel Alfreider, del Sudtiroler Volkspartei, secondo il quale i 100 milioni di euro devono confluire all'Anas e non al Mit



Categoria: ABRUZZO
27/05/2017 alle ore 15:39



 "È in atto un tentativo di scippo verso gli abruzzesi sulla messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25. In questo senso, a nostro avviso, va l'emendamento del parlamentare del Sudtirol, Daniel Alfreider, che rimette in discussione il documento del governo che assegna 100 milioni di euro al Ministero delle Infrastrutture. Ma noi non molliamo e continuiamo a combattere".

È la denuncia del parlamentare abruzzese di Alleanza popolare, Paolo Tancredi, che sta partecipando ai lavori della commissione Bilancio della Camera chiamata ad esaminare la cosiddetta manovrina nell'ambito della quale è inserito l'emendamento del governo che assegna 100 milioni di euro, scalati dal canone concessiorio, al Ministero delle Infrastutture per la messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi gestite da Strada dei parchi spa dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto.

Un tema tornato di forte attualità con l'emergenza sicurezza dei piloni autostradali causata dai terremoti dei mesi scorsi nel centro Italia, ma che è oggetto di una norma inserita nella Finanziaria del 2012 seguita al terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009.

Il riferimento è a un emendamento del parlamentare di maggioranza Daniel Alfreider, del Sudtiroler Volkspartei, secondo il quale i 100 milioni di euro devono confluire nelle casse dell'Anas e non del Mit.

"Non ho niente contro l'Anas - continua Tancredi -, ma i fondi devono essere finalizzati alla messa in sucurezza quindi vanno al Ministero. Si tratta di lavori fuori concessione quindi è inaccettabile che siano finanziati con la tariffa, già penalizzante, di un'arteria determinante per gli abruzzesi e per l'attrattività della regione".

"Qualcuno vuole approfittare per far confluire fondi nel calderone Anas - spiega ancora Tancredi - e questo è inaccettabile per due notivi: perché si interviene con una norma in presenza di un contenzioso tra Strada dei parchi e Anas, con la prima che ha vinto due gradi di giudizio, e perché c'è assoluta necessità che il Ministero prenda una posizione chiara. Gli abruzzesi vogliono sapere se l'orientamento del governo sulla mesa in sicurezza cambia e devono pagare loro lavori non più rinviabili".

Per il resto Tancredi si ritiene soddisfatto "del risultato dell'emendamento del governo che ha messo nero su bianco cose che dico da mesi e mesi, se passasse quel documento sarebbe una mezza vittoria alla luce dfel fatto che ho presentato un emendamento sul raddoppio da 200 a 400 milioni di euro che stiamo sostenendo nonostante le problematiche di bilancio".

Secono alcune indiscrezioni, la volontà di patrimonializzare l'Anas sarebbe dovuta a successive operazioni anche di carattere internazionale che sono nei piani dell'Ente.