Pescara in smoking per lo Shakespeare a Villa Sabucchi (con la "Tragedia di Bruto")


Appuntamento il 22 e il 23 settembre per il progetto Torre del Bardo


di Maria Elena Cosenza
Categoria: Eventi e Cultura
21/09/2017 alle ore 19:49



Una riduzione del Giulio Cesare di Shakespeare sarà di scena nel parco il 22 e il 23 settembre per l'edizione 2017 del progetto Torre del Bardo, felice sinergia con Teatro Stabile d’Abruzzo e la Onlus della Laad a cura del regista William, con il patrocinio del Comune. Questa mattina la presentazione da parte dell'assessore Giovanni Di Iacovo, il regista, gli attori, Margherita Cordova e Vera De Gregoris, moglie del fondatore della Laad Gianni Cordova scomparso di recente.

“Ogni produzione culturale non può prescindere dalle contingenze storiche, politiche e sociali di una città – esordisce l’assessore Giovanni Di Iacovo - credo che la scelta della Torre del Bardo sia una scelta di grande attualità e il sodalizio riuscito con la Laad non poteva che essere un esempio di come la cultura possa essere promossa in ambiti anche sociali. Azzeccata l’idea di portare in scena il Giulio Cesare, una figura di grande impatto che esprime ciò che criticamente e umanamente Shakespeare vede nell’imperatore e questo non poteva accadere in un momento migliore. Il parco è da sempre gestito in ottimo modo maniere e la Laad ha avuto un’intuizione forte per rivitalizzare questa zona di Pescara, perché i parchi oltre ad essere belli e curati devono essere anche vissuti e il Sabucchi ha una tradizione viva e intensa per la cultura che va felicemente avanti da tanti anni”.

“La Laad anche quest’anno mettendo tanto impegno ha voluto rinnovare la tradizione di una serie di eventi – sottolinea Vera De Gregoris, a capo della Laad dopo la scomparsa del marito Gianni Cordova - Questo è l’ultimo spettacolo dell’estate ed è un fiore all’occhiello per noi e per la città perché il teatro classico non è molto diffuso, invece merita. Lo è perché offre spunti e riflessioni senza togliere nulla ad altre forme di teatro. L’arte, il teatro e la commedia per Gianni erano importanti anche per la prevenzione del disagio, più che di ogni altro tipo di discorso tecnico ed educativo. Tutto concorre ma la cultura è la base su cui si può e deve lavorare, ed è anche un modo per rendere omaggio a chi per tanti anni si è speso e portarne avanti il lavoro”.

 

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