Regno Unito, May critica gli Stati che non rispettano gli accordi e le carenze dell'Onu




Categoria: ESTERI
21/09/2017 alle ore 15:45



Londra, 21 set 11:05 - (Agenzia Nova) - La premier del Regno Unito, Theresa May, parlando all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, riferisce il “Financial Times”, ha rivolto un velato rimprovero al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, senza nominarlo, criticando i paesi che “deliberatamente violano, per il proprio guadagno, le regole e gli standard che hanno garantito la nostra prosperità e sicurezza collettiva”.

“È questo sistema di regole che abbiamo sviluppato — con le istituzioni, gli assetti internazionali per il libero ed equo scambio, gli accordi come quello di Parigi sul cambiamento climatico, leggi e convenzioni come il Trattato di non proliferazione nucleare — che consentono la cooperazione globale attraverso la quale possiamo proteggere questi valori”, ha detto la leader di Downing Street, alludendo nella stessa frase alla retromarcia statunitense sull’accordo sul clima e alle provocazioni nucleari nordcoreane, parole che probabilmente hanno irritato la Casa Bianca.

May ha usato il discorso per assicurare che la decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea non rappresenta un disimpegno dalla cooperazione multilaterale. “Penso che l’unico modo di rispondere a questa ampia gamma di sfide sia unirsi e difendere l’ordine internazionale che abbiamo faticato tanto a creare e i valori che sosteniamo”, ha dichiarato. Al tempo stesso, ha pronunciato una severa critica contro l’Onu per l’eccesso di burocrazia e la carenza di trasparenza, minacciando anche il ritiro di una parte dei contributi se l’Organizzazione non cambierà. “Dovremmo riconoscere che nella sua storia l’Onu ha evidenziato un divario che sembra incolmabile tra la nobiltà dei suoi scopi e l’efficacia delle sue azioni. In un momento in cui il bisogno di un’azione multilaterale è più forte che mai, le carenze dell’Onu e delle sue istituzioni minano la fiducia degli Stati come membri e donatori”, ha detto May. La premier britannica ha precisato che il Regno Unito continuerà a essere generoso nei finanziamenti, ma che intende finanziare solo quelle parti dell’Organizzazione che hanno conseguito risultati sufficienti; Londra potrebbe trattenere trenta dei novanta milioni di contributi al bilancio Onu.

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