Funzionano i nuovi incentivi per under 35? I pro e i contro secondo Cisl e Giovani Confindustria


"Resto al sud" è la leva per impedire la fuga dei cervelli: le parole di Malandra e De Cesare


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
20/09/2017 alle ore 18:10

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Se il fenomeno dei cervelli in fuga è sempre più dilagante per l'Italia, il Mezzogiorno da anni vive un vero e proprio dramma: l’area meridionale rischia di svuotarsi completamente del suo patrimonio più importante, i giovani.

Sono sempre di più infatti i ragazzi che decidono di tentare la fortuna altrove, al Nord, o meglio ancora all’estero. Ed è proprio la perdita netta di persone laureate e non subita dal Mezzogiorno che ha fatto scattare l’allarme al Governo.

Tanto che il Premier Gentiloni, a New York per l’intervento alle Nazioni Unite, ha tenuto proprio in queste ore un discorso sull’argomento al Dipartimento di italianistica. Sui talenti in fuga ha ammesso: “Bisogna investire di più nella ricerca e nell’università, non solo per riportare in patria i cervelli italiani, ma anche per attirare sempre più studenti stranieri".

Impresa ardua, se non impossibile dicono i più pessimisti. Ma forse il germe piantato dal Governo nelle ultime settimane potrebbe iniziare a dare i suoi frutti. A sfamarsi (o almeno questo è l’auspicio) questa volta potranno essere i giovani imprenditori grazie ad una nuova misura gestita da Invitalia. Si chiama "Resto al Sud" e prevede incentivi per i ragazzi tra 18 e 35 anni che hanno avviato o intendono avviare attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, Abruzzo compreso.

Prevista dal "decreto Sud" in vigore dal 21 giugno, l'agevolazione sarà resa operativa con successivo Decreto del ministro per la Coesione territoriale, di concerto con i ministri dell'Economia e dello Sviluppo Economico. Previsto un finanziamento massimo di 40mila euro (in caso di società si possono richiedere 40mila euro per ogni socio fino a 200.000 euro).

“Nel 2016 la disoccupazione dei giovani è stata un vero dramma –commenta il segretario della Cisl Abruzzo Molise Leo Malandra- : intere generazioni, con livelli formativi elevati, non vengono messe nelle condizioni di contribuire allo sviluppo equilibrato del nostro paese, senza contare che le retribuzioni sono inadeguate”.

“Dobbiamo tenere alta l’attenzione su alcune priorità dei nostri territori – suggerisce - perché la crisi ha colpito in particolare le giovani generazioni spingendole ai margini della cittadinanza. Con il Decreto del Mezzogiorno contenente disposizioni urgenti per la crescita economica nelle Regioni del Sud, sono stati previsti vari interventi a favore dell’Abruzzo e del Molise. In questo modo si è cercato dare risposte alle esigenze, alle criticità e ai bisogni dei territori, in modo particolare ai ragazzi”, afferma l’esponente Cisl.

“La misura 'Resto al Sud' – aggiunge il segretario - prevede un finanziamento dedicato ai nuovi giovani imprenditori under 35. Una prima sfida, quindi, è il sostegno alla natalità imprenditoriale attraverso la creazione di nuove imprese con il finanziamento per il 35 per cento a fondo perduto e per il 65 per cento quale prestito a tasso zero da rimborsare, complessivamente, in otto anni, di cui i primi due di preammortamento. C’è un solo ostacolo da superare – afferma-: il parere del Cipe”.

Per il rappresentante del sindacato sono tante le opportunità che i giovani potrebbero cogliere, ad esempio, la “misura di 50 milioni di euro previsti per gli imprenditori agricoli under 40 e alla ‘Banca delle terre abbandonate o incolte’. È urgente riunire le cabine di regia, già istituite nelle due regioni, per favorire un coordinamento tra le varie azioni – sprona il segretario- : Patto per lo Sviluppo, MasterPlan, Aree di Crisi Complesse, interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici e i relativi strumenti di agevolazione, che devono al più presto completare le procedure attuative dando così impulso alla cantierabilità dei progetti.

Parte da un punto di vista differente, il giovane Federico De Cesare, Coordinatore Giovani Ance Mezzogiorno e Presidente Giovani Confindustria Chieti Pescara, quello di un imprenditore: “Il governo Gentiloni è stato particolarmente attento a far sì che il divario tra Nord e Sud, reso ancora più evidente con la crisi, si assottigliasse – afferma De Cesare-. Grazie ai numerosi provvedimenti in atto e al decreto del Mezzogiorno, sono stati messi in moto numerosi finanziamenti anche per l’imprenditoria giovanile. Ma per quanto riguarda le regioni meridionali resta il problema della carenza delle infrastrutture e dei collegamenti viari inadeguati. Fare impresa in territorio ‘isolato’ e quindi più lento rispetto al resto dell’Italia diventa difficile. E non può certo essere considerato un problema del Sud: un paese a due velocità è un paese non competitivo – incalza il coordinatore-. Come giovane rappresentante di una associazione numerosa (150 aziende iscritte) – conclude De Cesare- continuerò ad impegnarmi per fare in modo che gli imprenditori under 35 usufruiscano di incentivi e agevolazioni".