Pescara, l'assessore Cuzzi smentisce i grillini: "Nelle nostre mense solo pasta con grano italiano"


Il M5S aveva sollevato dubbi sulla provenienza dei cibi. Intanto le famiglie spenderanno circa 70 euro in un anno


di Silvia Grandoni
Categoria: ABRUZZO
19/09/2017 alle ore 18:20

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“La pasta servita nelle mense delle scuole di Pescara è fatta con grano italiano”. Lo ha affermato l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Giacomo Cuzzi smentendo le accuse dei grillini sulle irregolarità della provenienza dei cibi somministrati nelle mense scolastiche di asili e scuole elementari.

Nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di città, l’assessore, il dirigente del Settore Fabio Zuccarini e la responsabile del Servizio Mense Enrica Di Paolo, hanno fornito spiegazioni e documenti sul servizio mense del Comune di Pescara e sulla qualità della pasta servita ai ragazzi.

Le segnalazioni del parlamentare Andrea Colletti e del consigliere Massimiliano Di Pillo infatti hanno dato impulso ad una inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Repubblica Anna Rita Mantini sul quale attualmente si sta indagando.

“Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte sulla qualità e sui controlli che vengono effettuati sul servizio partendo da alcuni dati – ha continuato Cuzzi –. Con la nuova gestione abbiamo fatto un lavoro che da un lato serve a generare risparmi per la collettività e per l’Ente e dall’altro lato introduce per la prima volta criteri di qualità negli alimenti destinati ai bambini. Questo percorso è inedito per il Comune di Pescara ed è il frutto di intese con Coldiretti e l’associazione Isa presieduta dall’oncologo Ettore Cianchetti, volute perché nascesse una correlazione fra il cibo che diamo ai nostri ragazzi e il territorio e perché l’alimentazione fosse concepita anche come importante veicolo di prevenzione”.

“Qualità a costi più convenienti per le famiglie, spiega l’assessore-: siamo infatti passati dai 4.07 euro del passato a pasto (2.04 la tariffa ridotta) ai 3.56 di oggi (1.78 euro ridotto), con un risparmio di 0,51 centesimi, pari a circa 70 euro l’anno a famiglia (una media di 136 pasti). E con risparmi importanti anche per l’Ente che nel 2016, nei tre mesi di vigenza del nuovo servizio aveva risparmiato già 520.000 euro e alla fine dell’anno scolastico avremo risparmiato un milione di euro sul servizio”.

E proprio nel merito della qualità, qualche giorno fa sulla stampa è stata riportata la notizia che il grano della pasta data nelle nostre mense non sarebbe di provenienza italiana.

Ai dubbi sollevati dal pentastellato Massimiliano Di Pillo ho già fornito in una risposta nel corso del Consiglio Comunale dell’8 giugno, –aggiunge Cuzzi mostrando la comunicazione fornita dalla ‘Molisana’ circa la provenienza totalmente italiana del grano e aggiungendo i lotti di produzione richieste ai fornitori per tracciare tutta la filiera del prodotto.

Dopo la bufala delle carenze sul fronte dell’edilizia scolastica- incalza Cuzzi- siamo alla bufala numero due. Non si fa politica e non si diffondono notizie non verificate su un argomento sensibile, come quello delle scuole.

E sulla richiesta del consigliere d’opposizione Guerino Testa di convocare la commissione Politiche Sociale per permettere alle famiglie con problemi economici di sanare le loro posizioni debitorie riguardo le rette del servizio di refezione, risponde la Di Paolo: “Le famiglie realmente indigenti possono godere di agevolazioni ed esenzioni. Inoltre il Ministero dell’istruzione ha riconosciuto ai bambini il diritto di portarsi il pasto da casa.

Resta da capire se effettivamente le scuole di Pescara siano attrezzate per tradurre nei fatti la nota ministeriale, e se poi ci siano le insegnanti ad assistere gli alunni che vanno a scuola con la “schiscetta”.

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