Regno Unito: la vittoria dell'eolico offshore mette alla prova la politica energetica




Categoria: ESTERI
12/09/2017 alle ore 11:52

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Londra. In evidenza sulla stampa britannica il calo dei costi dell’energia rinnovabile, reso possibile dallo sviluppo tecnologico. I sussidi pubblici all’eolico offshore, pubblicati ieri, sono scesi a 57,50 sterline per megawattora di elettricità prodotta, il cinquanta per cento in meno rispetto a due anni fa, grazie all’impiego di turbine più grandi e potenti.

Il comparto potrebbe registrare un significativo aumento degli investimenti nei prossimi quattro anni, stimato in oltre 17 miliardi di sterline. In prospettiva le famiglie potrebbero beneficiare di bollette meno care e il Regno Unito potrebbe puntare a diventare un leader mondiale nell’energia pulita. I prezzi garantiti dal governo ai parchi eolici sono nettamente inferiori a quelli della centrale nucleare di Hinkley Point, dato che alimenta il dibattito sulla politica energetica: liberlademocratici e verdi chiedono un ripensamento riguardo all’impegno per la costruzione di nuovi reattori.

Tra i commenti si segnala un editoriale non firmato del “Financial Times”, attribuibile alla direzione: “La vittoria dell’eolico offshore mette alla prova la politica energetica britannica”. Secondo il quotidiano economico-finanziario, il governo deve decidere rapidamente come sostenere la produzione di energia pulita al termine dell’attuale ciclo di finanziamenti. Al momento c’è un vuoto dopo il 2021, col rischio che i progressi compiuti siano seguiti da una fase di stallo.