Migrazioni: l'Italia nega qualunque contatto con i trafficanti di esseri umani libici




Categoria: ESTERI
01/09/2017 alle ore 11:46



New York. Il governo italiano ha negato di aver sostenuto in alcun modo un presunto accordo per il trasferimento di denaro ai gruppi armati libici coinvolti nel traffico di esseri umani attraverso il Mediterraneo, al fine di contenere i massicci flussi migratori diretti dal paese nordafricano verso la Penisola. Martedì scorso l'agenzia stampa "The Associated Press" aveva ripreso indiscrezioni secondo cui il governo libico di Tripoli, sostenuto dalle Nazioni Unite, aveva avviato il trasferimento di fondi ed equipaggiamenti alle milizie armate nell'ambito di un accordo sostenuto dall'Italia per contrastare le partenze di migranti dalle coste della Libia occidentale.

"Il ministero degli Esteri nega categoricamente che sussista un qualsiasi accordo trai trafficanti libici e il governo italiano", ha replicato un funzionario della Farnesina, assicurando che "il governo italiano non tratta con i trafficanti" e che gli aiuti economici diretti dall'Italia verso la Libia "sono destinati alle municipalità libiche". Stando a fonti libiche dell'area di Sabratha, il significativo calo dei flussi migratori registrato tra Libia e Italia nei mesi di luglio e agosto è dovuto alla presenza di una nuova milizia in quella città costiera della Libia, che opera attivamente per impedire le partenze dei gommoni. Per tentare di contrastare l'emergenza migratoria, che dal 2014 ha portato allo sbarco in Italia di circa 600 mila persone, il governo italiano ha fornito addestramento ed equipaggiamento alla Guardia costiera libica, ed ha vincolato l'attività delle Ong umanitarie nel mediterraneo a un codice di condotta teso a renderne più trasparente l'operato.

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