'Auràtico', per scoprire l'essenza

(ANSA) - PESCARA, 15 GIU - "L'arte contemporanea è una macchina da esperimenti pericolosissima, non deve essere corretta né bella, ma deve funzionare". Ne è convinta Emanuela Gizzi che, insieme a un gruppo affiatato di amici amanti dell'arte nelle sue molteplici espressioni, punta sull'assenza di una coerenza estetica per rappresentare la singolare 'auraticità' di ciascuno, tema portante del suo progetto. E il progetto 'Auràtico' funziona. Ha funzionato a Pescara alla prima uscita - a maggio nella galleria 'Nero-La Factory' - come nella seconda, in contesto e spazi completamente diversi all'Aurum (oggi e domani, domenica 16 giugno, dalle 18). Nella Performance "lo spettatore - scrive Francesco Salvatore, autore dei testi parte integrante della mostra - non è più solo protagonista del proprio cambiamento, ma anche mezzo tramite il quale l'Altro realizza l'investigazione della percezione della propria anima, con esiti imprevedibili". Curatrice della mostra è Andrea Barbara Romìta, fotografa ufficiale Arianna Consorte.

GALLERIA FOTOGRAFICA