Tutti i rilievi di Fondazione Inarcassa sullo sblocca-cantieri


Il Presidente Egidio Comodo: "Bene l'impegno del governo ma rimangono criticità"


di Redazione
Categoria: ABRUZZO
13/06/2019 alle ore 17:15



“E’ un provvedimento importante e siamo molto soddisfatti dell’impegno profuso dal governo per il rilancio delle opere pubbliche, ma non possiamo parlare di successo. Ancora molto deve essere fatto per tutelare il lavoro di architetti e ingegneri liberi professionisti”.

Così il Presidente di Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo, sul Dl Sblocca-Cantieri, che dopo la fiducia incassata alla Camera è in discussione a Montecitorio per poi avviarsi definitivamente in Gazzetta Ufficiale.

La Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa ha seguito con particolare interesse gli sviluppi del decreto fin dalle prime bozze, intervenendo anche in audizione al Senato sull'attuazione del Codice degli appalti. Seppur dopo alcuni ripensamenti, è stata accolta nel testo definitivo la richiesta dell’abolizione dell’incentivo del 2% ai dipendenti della pubblica amministrazione, misura rivendicata fin da subito dalla Fondazione: “l’incentivo ai dipendenti interni alla PA è un provvedimento che sarebbe andato a discapito della dignità professionale di architetti e ingegneri liberi professionisti, svilendone sia il ruolo sia la qualità del loro lavoro”, ha affermato il Presidente Comodo.

Tuttavia, tra le criticità emerse nel decreto e che, ancora una volta, non vanno nella direzione sperata, c’è il ricorso all’appalto integrato libero, che già in passato non ha prodotto significativi vantaggi né in termini di tempi né in qualità progettuale. “Il ricorso all’appalto integrato deve essere limitato ai soli casi particolari, quando ad esempio per complessità e particolarità tecnica dell’opera si necessita del supporto diretto dell’impresa”, ha concluso Comodo.

Un risultato a metà, che se da una parte fa ben sperare per la volontà messa in campo dal governo per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche, dall’altra dimostra che ancora molto deve essere fatto per preservare la qualità del lavoro di architetti e ingegneri liberi professionisti.

 

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