Lega sconfitta, zitti e mosca


Giulianova dopo il mancato eurodeputato: una bella doppietta da dimenticare, almeno per i vertici del Carroccio


di Lilli Mandara
Categoria: Maperò
11/06/2019 alle ore 09:50



E adesso, dopo che la chat interna è diventata minata, e tutti quindi con le bocche cucite temendo che gli screenshot finiscano di nuovo nella cassetta delle lettere di Maperò, la Lega ha una scusa in più per glissare sul risultato di Giulianova. Dove ha perso, sia pure per soli 59 voti, ma sempre di sconfitta si tratta. Che sommata al risultato delle Europee, sul quale Luigi D’Eramo aveva messo sotto schiaffo il coordinatore Giuseppe Bellachioma, fa una bella doppietta da dimenticare, almeno per i vertici del Carroccio. 

Il risultato, secondo i leghisti più incavolati che mai, è che per svendersi Pescara a Forza Italia, la Lega ha poi perso un’altra piazza importante. E mica ha perso e basta: ha perso nell’area presidiata proprio da Bellachioma e dall’assessore Piero Fioretti. E’ come se avessero perso loro, visto che Pietro Tribuianil’avevano imposto proprio il coordinatore col suo ex braccio destro. Un discorso che vale anche al contrario, e cioè per Forza Italia e Nazario Pagano: che per candidare l’uomo degli alleati leghisti (coi quali hanno barattato Pescara, per accontentare Carlo Masci) non ha esitato ad affossare il suo coordinatore Jwan Costantini, figura sicuramente vincente e che in effetti ha vinto, decidendo di correre da solo. Insomma una frittata bella e buona.

L’unico che timidamente ieri ha provato a dire parliamone è stato Fabrizio Di Stefano, subito invitato a uscire dalla chat con la promessa di riparlarne a voce.

E mentre Giulianova festeggiava l’elezione a sindaco di Jwan Costantini e di là i Leghisti si leccavano le ferite, l’unica a ridersela alla grande è stata Sabrina Di Stefano, stretta collaboratrice di Silvio Berlusconi che il dente avvelenato col coordinatore azzurro Nazario Pagano ce l’ha dai tempi delle Europee, visto che in Abruzzo il Cavaliere ha preso solo 2 mila preferenze. La bionda Sabrina quindi ha puntato il dito contro Nazario, Antonio Martino e lo stesso neo sindaco di Pescara Carlo Masci, colpevoli di “aver disertato la campagna elettorale a favore del loro leader per le europee”, mentre si sono “concessi qualche incontro privato con altri candidati”.

Ma nella notte della vittoria di Giulianova, la Di Stefano si è spinta ancora più avanti: ha ragioni da vendere, visto che Forza Italia qui ha preso solo l’1,6 per cento e così, forte di questo dato, ha ribattezzato Pagano chiamandolo “lo scoordinatore”.

“Questo era un ragazzo di Forza Italia venduto dallo scoordinato coordinatore ai superiori suoi interessi. Gli è bastato creare delle liste civiche per battere una coalizione che poteva contare, politicamente, quasi sul 50%.

La volontà, la tenacia, la capacità di Jwan hanno schiacciato i tatticismi politici, gli accordi sottobanco, gli scambi opportunistici. Tutto cancellato dalla forza delle idee e della perseveranza. Un risultato che fa onore a Costantini che ora potrà operare senza gli untuosi condizionamenti della politica di posizione. Forza Jwan! Prima o poi i fatti si presentano con la loro inoppugnabile evidenza. Come diceva uno dei più famosi concittadini del coordinatore “certe persone credono di sapere tutto e questo è tutto quello che sanno”. L’orologio batte il tempo. Presto la realtà batterà l’opportunismo e gli interessi privati!