Gli oggetti, la paura di buttarli e quel senso di appartenenza


Quel bisogno ossessivo che nel caso specifico prende il nome di disposofobia


di Alessandra Rosa
Categoria: Chiedilo a Freud
03/06/2019 alle ore 08:37



Buongiorno dottoressa,

mi chiamo Arturo ho 25 anni e da un po' di tempo mi rendo conto che ho la tendenza ad accumulare oggetti, evitando di disfarmene in quanto penso sempre che potrebbero tornarmi utili. Parlando con un amico mi ha fatto notare che questo potrebbe essere un problema da non sottovalutare. Può aiutarmi a capire bene la mia situazione?

La ringrazio infinitamente.

Arturo R.

 

Caro Arturo,

capisco la tua confusione e soprattutto la tua difficoltà nel doverla affrontare; innanzitutto ti ringrazio per aver voluto condividere questo tuo stato d’animo che immagino per te non sia facile. Nel momento in cui si sente l’esigenza di voler accumulare cose inutili, ci troviamo difronte ad un bisogno ossessivo che nel caso specifico prende il nome di disposofobia. Il soggetto avverte l’esigenza di accumulare compulsivamente beni , senza buttarli via.

Gli oggetti possono essere svariati: giornali, scatole piene di cose, vestiti, scontrini, etichette, libri e via discorrendo. l’accumulatore seriale è convinto che prima o poi potrebbe averne bisogno e per tale ragione non riesce a disfarsene!

Nella maggior parte dei casi sono le emozioni negative che tendono a innescare l’accumulo; tra le emozioni negative possiamo elencare la tristezza, la vergogna, il senso di colpa, ansia e paura.

Di conseguenza, evitare queste emozioni comporta alcuni comportamenti disfunzionali:

- difficoltà di organizzazione degli oggetti;

- acquisto/ raccolta di oggetti;

- resistenza all’eliminazione.

Generalmente si accumulano oggetti per possesso, in quanto l’oggetto posseduto viene caricato di valore strumentale( può essere utile), di valore estetico, sentimentale e di identità personale( sono quello che posseggo).

Si tende ad accumulare anche per responsabilità( gli oggetti non devono essere sprecati) ed anche per controllo( non si riesce a tollerare la possibilità di perdere gli oggetti e quindi di separarsi da essi).

Il termine disposofobia letteralmente significa “paura di buttare”; alla base del disturbo spesso si nasconde una paura esagerata al cambiamento accompagnata da una profonda insicurezza. Per tale ragione gli oggetti diventano una base sicura, al quale aggrapparsi per paura che la vita possa subire dei cambiamenti.

Come si può aiutare una persona che presenta questo problema?

Sarebbe opportuno intervenire nelle prime fasi di cumuli, per evitare un aggravamento della situazione, aiutando il soggetto in questione a disfarsi ed a mettere in ordine gli oggetti accumulati. Ovviamente in questa prima fase bisogna avere molta pazienza ed anche riuscire a gestire la situazione con molta cautela.

Per tale ragione un percorso psicoterapeutico risulterebbe opportuno, per evitare un peggioramento della situazione.

 

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