Abruzzo, Gatti (Fi): al centro destra non servirà un miracolo per vincere le regionali.


L'esponente forzista: "non mi sono mai autocandidato per la successione a D'Alfonso. Che spero venga eletto in Parlamento per il bene della Regione"


di Maria Elena Cosenza
Categoria: ABRUZZO
11/08/2017 alle ore 16:04



C’è fermento anche al consiglio regionale abruzzese per la partita legata alla lunga campagna elettorale delle elezioni politiche prima e delle regionali, poi.

“Il centro destra per vincere in Regione non dovrà fare ‘il miracolo’ che è stato fatto a L’Aquila”. Ne è convinto il vicepresidente del consiglio della regione Abruzzo, esponente forzista, Paolo Gatti. Che in questa intervista a impaginato.it spiega su cosa si sta ragionando nel centrodestra in questi giorni di grande fibrillazione politica. 

“Io non mi sono mai ‘autocandidato’ per la presidenza della Regione - afferma - ma è comunque prematuro parlarne”. Le politiche potrebbero, infatti, cambiare la situazione attuale ed aprire nuovi scenari.

Sul governo regionale Gatti afferma “D’Alfonso è una persona che lavora e che si impegna, ma c’è un solco profondo tra il detto ed il fatto. Se dovesse candidarsi in Parlamento mi auguro che venga eletto, almeno si allontanerà dalla nostra regione e potremmo ricominciare come si deve. Io certamente non lo sosterrò nel suo percorso, però se dovesse diventare un parlamentare non sarà di certo un male per l’Abruzzo”.

“Sulla carta rispetto a quanto avevano promesso si sarebbero dovuti registrare grandi risultati - prosegue Gatti - ma i dati raccontano un’altra storia, soprattutto in ambito economico ed occupazionale. Hanno sbagliato, poi, nella riforma della macchina amministrativa che ha generato solo confusione”

Insomma, secondo Gatti attualmente la regione Abruzzo è una “regione disordinata ed il rischio è che quando ci guarderemo indietro, vedremo cinque anni perduti”.

Ma la critica dell’esponente forzista prosegue più nel dettaglio.

E’ poi di questa mattina la risposta del servizio legislativo sulla nomina dei revisori dei conti da parte del Governatore D’Alfonso: “La legge dice che bisogna sorteggiare i revisori - spiega Gatti - mentre il Presidente ha nominato persone a sua discrezione”.

Altri dubbi Gatti li evidenzia sulla questione dei fondi destinati agli asili nidi regionali:

“Nel 2015 la Regione Abruzzo è stata destinataria di un finanziamento statale riservato a tutte le Regioni italiane per il “Rilancio del piano di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia” per un importo di euro 4.586.500,00 euro.

Nel corso del 2016 la Regione ha approvato il programma attuativo, successivamente ha emesso un Avviso pubblico e infine ha sviluppato le graduatorie con l’assegnazione dei fondi ai 32 Comuni.

Con notevole disappunto - dichiara Gatti - va registrato che, ad oggi, nel relativo capitolo di bilancio, n. 21002, non risulta alcuna disponibilità. 

In altri termini quei fondi non ci sono più. 

I Comuni beneficiari non hanno dunque ricevuto i fondi richiesti ed assegnati per l’avvio di nuovi servizi, riduzione liste di attesa, estensione dei servizi, sostegno ai costi di gestione e riduzione delle rette a carico delle famiglie.

Desideriamo sapere – e ciò sarà oggetto di apposita interpellanza – dove sono finite queste risorse, per quali motivi sono state destinate ad altro, e in che modi e tempi saranno recuperate e ripristinate per renderle coerenti con le finalità del finanziamento statale, ponendole nella disponibilità dei Comuni per servizi di primaria importanza in favore dei  cittadini abruzzesi”.